Kim elogia i suoi soldati in Russia, poi attacca gli alti funzionari del partito

Il leader nordcoreano plaude alle truppe che "hanno mostrato al mondo il prestigio del nostro Stato". Poi si è scagliato contro gli esponenti dell'apparato statale per 'cattive pratiche'

Kim Jong un - Fotogramma /Ipa
Kim Jong un - Fotogramma /Ipa
12 dicembre 2025 | 09.25
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Kim Jong Un ha elogiato l'impegno dei soldati nordcoreani che hanno combattuto a fianco delle truppe russe contro l'Ucraina. Questi soldati - ha dichiarato, nel corso di una riunione del partito - "hanno mostrato al mondo il prestigio del nostro esercito e del nostro Stato... un vero difensore della giustizia internazionale", ha affermato il leader, citato dalla Kcna. Secondo stime elaborate dalla Corea del sud, almeno 600 soldati nordcoreani sono morti combattendo contro le forze di Kiev. Diverse migliaia di militari sono inoltre rimasti feriti.

Nella stessa riunione, Kim si è scagliato contro alti esponenti dell'apparato statale per le loro 'cattive pratiche', denunciando "il punto di vista ideologico errato di alcuni quadri dirigenti e alti responsabili", ha riferito l'agenzia nordcoreana. A loro Kim ha chiesto di dimostrare "maggiore fiducia" e più "coraggio" rispetto "al futuro della nostra causa e della nostra lotta".

Secondo l'agenzia, il Partito dei Lavoratori della Corea ha segnalato recenti "deviazioni" nella disciplina – un eufemismo comunemente usato per riferirsi a casi di corruzione. I media statali non hanno fornito ulteriori dettagli. Queste "cattive pratiche devono essere corrette", ha sottolineato il leader.

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