Tre i connazionali coinvolti in due incidenti diversi. Del decesso manca una conferma ufficiale
E' stato trovato morto uno degli alpinisti italiani dispersi in Nepal. Sono tre i connazionali dispersi in due incidenti diversi. Per quanto riguarda il decesso manca, tuttavia, una conferma ufficiale.
A riferire la notizia l'edizione online del Kathmandu Post, che cita un portavoce della polizia locale, Gyan Kumar Mahato, secondo il quale sono sette in tutto le persone morte (tre cittadini statunitensi, un canadese, un italiano e due nepalesi), quattro sono rimaste ferite e altre quattro risultano ancora disperse.
Di due italiani non si hanno più notizie dopo che una valanga ha travolto il campo base della vetta dello Yalung Ri (5.630 metri) nella valle del Rolwaling, in Nepal.
Secondo il portavoce, la valanga si è verificata mentre la squadra di alpinisti nepalesi e stranieri, insieme alle guide locali, si trovava al campo base dello Yalung Ri per prepararsi alla scalata della vetta più alta, il Dolma Khang (6.332 metri).
Stefano Farronato e Alessandro Caputo stavano tentando di scalare la montagna alta 6.887 metri, nel Nepal occidentale, insieme a una squadra composta da tre membri. Himal Gautam, del dipartimento del turismo del Nepal, ha dichiarato che sono in corso le ricerche degli scalatori dispersi in una zona dove era avvenuto il passaggio del ciclone Montha.
Un quarto italiano, rimasto al campo base, è stato salvato ieri da un elicottero. La Farnesina e l'ambasciata italiana a Nuova Delhi competente stanno seguendo il loro caso.
Nelle ultime ore si sono moltiplicati gli incidenti lungo i sentieri di trekking dell'Himalaya, molti dei quali hanno coinvolto escursionisti stranieri. Le difficoltà sul terreno, l'altitudine e le condizioni meteorologiche imprevedibili rendono complesse le operazioni di soccorso, spesso ostacolate anche dalla scarsa copertura di comunicazione e dalla frammentazione dei centri di coordinamento nelle aree più remote.
I contatti con Farronato e Caputo si sono persi da venerdì 31 ottobre. L’allarme è stato dato dal capo del gruppo, Valter Pellino rimasto invece, a causa di un malore, al campo base. Il Consolato generale onorario a Kathmandu, in stretto raccordo con l’ambasciata d’Italia a Dehli e con la Farnesina sta seguendo direttamente l’evoluzione della situazione mantenendo informati i familiari dei connazionali.
La scorsa settimana, il ciclone Montha ha causato forti piogge e nevicate in tutto il Nepal, lasciando escursionisti e turisti bloccati sui popolari percorsi di trekking dell'Himalaya.
Sagar Pandey, presidente dell'Associazione delle agenzie di trekking del Nepal, ha affermato che più di mille escursionisti e turisti hanno dovuto essere salvati da quando martedì sono iniziate le forti nevicate. "È stata una sfida perché le operazioni con gli elicotteri erano difficoltose a causa della scarsa visibilità. Ora il meteo è migliorato", ha aggiunto.
Nel distretto di Mustang, nel Nepal occidentale, venerdì i soccorritori dell'esercito nepalese hanno impiegato tre giorni di trekking e ricerche nella neve per raggiungere tre escursionisti britannici e 15 escursionisti locali. Il Nepal ospita otto delle dieci vette più alte del mondo, tra cui il monte Everest, e accoglie ogni anno centinaia di scalatori ed escursionisti.