Ucraina, Trump in pressing su Zelensky: "Fai in fretta o Putin cambia idea"

Per il presidente americano è Kiev a dover accelerare nei negoziati. La Russia, però, non accetterebbe il piano Usa: l'analisi

Vladimir Putin
Vladimir Putin
19 dicembre 2025 | 00.11
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"Spero che l'Ucraina si muova in fretta. La Russia è lì, ma ogni volta che" l'Ucraina "impiega troppo tempo, i russi cambiano idea". Donald Trump continua a vedere la fine della guerra 'vicina'. I negoziati, però, non sono ancora in prossimità della meta.

Il presidente degli Stati Uniti va in pressing su Kiev, chiamata ad accettare un piano che sostanzialmente la priverebbe del Donbass. La questione territoriale è lo scoglio principale se si considera l'Ucraina, che chiede - e sembra in grado di ottenere - garanzie di sicurezza per l'eventuale scenario post-guerra.

Trump e la 'fiducia' in Putin

Trump, almeno in base alle ultime dichiarazioni, sembra contare sulla disponibilità di Vladimir Putin ad un'intesa. E sbaglia, secondo l'analisi dell'Institute for the study of war (Isw), il think tank americano che monitora il conflitto quotidianamente.

Le parole del presidente russo, le ultime poco più di 24 ore fa, dimostrano che "non sarà soddisfatto da un accordo basato sul piano di pace americano". "Il Cremlino -ricorda l'Isw- non ha dichiarato pubblicamente ed esplicitamente che avrebbe accettato il piano in 28 punti o qualsiasi versione successiva, ma ha piuttosto respinto molti punti del piano nelle ultime settimane. Putin non ha alcuna intenzione di rinunciare ai suoi obiettivi massimalisti in Ucraina e cercherà di perseguirli dopo qualsiasi sospensione delle ostilità a condizioni diverse da tali obiettivi".

Il Donbass non basta a Mosca

Trump, e non solo lui, ritiene che il Donbass potrebbe saziare Mosca. Il think tank ricorda che "il piano in 28 punti prevedeva che la Russia rinunciasse al territorio che controlla al di fuori della Crimea occupata, degli oblast di Donetsk, Luhansk, Zaporizhia e Kherson e che la linea del fronte negli oblast di Kherson e Zaporizhia venisse congelata". La realtà attuale è profondamente diversa. Putin continua a fare riferimento alla "creazione e all'espansione di zone cuscinetto in Ucraina", accendendo i riflettori su Kharkiv e Sumy. Il ministro della Difesa, Andrei Belousov, indica tra gli obiettivi raggiunti la presa di Kupyansk, in realtà liberata in parte dagli ucraini. Per Belousov, la città rappresenta la base per allargare l'influenza russa nell'oblast di Kharkiv.

La 'missione' appare difficilmente realizzabile in una guerra bloccata lungo buona parte del fronte. Un accordo, osserva l'Isw, non impedirebbe alla Russia di tentare la spallata in futuro. "È probabile che il Cremlino stia cercando un accordo di pace senza garanzie di sicurezza, per creare le condizioni affinché la Russia possa rinnovare la sua aggressione contro l'Ucraina in futuro, al fine di raggiungere l'obiettivo bellico massimalista di Putin di ottenere il pieno controllo effettivo sull'Ucraina", lo scenario più estremo delineato dagli analisti, che evidenziano il carattere "essenziale" delle garanzie richieste da Kiev.

Zelensky e le garanzie di sicurezza

"Credo che la fine della guerra sia legata alle garanzie di sicurezza", perché senza di esse "non ci sarà una fine: ci sarà una certa pausa. E poi la Russia, se sarà pronta per una nuova aggressione, aggredirà", ribadisce Zelensky.

"Nessuno crede nel memorandum di Budapest o negli accordi di Minsk", prosegue, riferendosi alle promesse di non belligeranza infrante da Mosca e sottolineando che Kiev non ne ha mai avute di concrete: nemmeno il piano di Trump, in sostanza, sarebbe un argine di sicurezza. Da qui la necessità di un esercito ucraino forte, su cui gli stessi statunitensi, spiega, sollevano dubbi riguardo alla qualità e ai numeri.

Alla fine, "l'obiettivo è ottenere una risposta alla domanda, cosa faranno gli Stati Uniti d'America se la Russia ci aggredisce di nuovo? Cosa faranno queste garanzie di sicurezza? Come funzionerà? Cosa faranno tutti i partner? Come? Con quale potere fermeranno Mosca specificamente? Penso che dobbiamo ottenere una risposta a tutto questo. Può essere una risposta non pubblica, ma deve essere fissata in certi documenti", conclude Zelensky.

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