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Russia, purghe Difesa coordinate dall'Fsb: "In vista decine o forse centinaia di altri arresti"

Russia, purghe Difesa coordinate dall'Fsb:
24 maggio 2024 | 15.57
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Le purghe in atto fra i vertici della Difesa in Russia sono opera dell'Fsb, con l'approvazione del Cremlino, e sono il risultato dello scontro fra le due agenzie acuito in seguito alla mancata presa di Kiev da parte delle forze russe in seguito all'invasione del febbraio del 2022, oltre che della loro usuale competizione per il potere e i finanziamenti, scrive il Moscow Times. Sono in vista, dopo il "trionfo' dei servizi di sicurezza decine, se non centinaia, di altri arresti fra i ranghi dei militari, spiegano fonti del ministero, del governo e del Cremlino.

Oltre al licenziamento di Sergei Shoigu - che è comunque planato alla carica di Segretario del Consiglio di sicurezza nazionale - e dall'arresto del suo vice Timur Ivanov poco prima, il 23 aprile, sono stati fermati altri quattro esponenti della difesa, con la motivazione del contrasto alla corruzione o abuso di potere nel settore militare, in nome del migliore impiego degli ingenti finanziamenti in arrivo, come confermato dalla nomina a ministro dell'economista Andrey Belousov. L'Fsb, scrive il quotidiano indipendente, sta cercando di sottrarre ai militari una fetta del bilancio record per quest'anno (6-8 per cento del Pil).

"C'è un drastico repulisti in corso. L'Fsb sta spazzando via l'ex squadra di Shoigu. Dovevamo aspettarcelo. E' il tipo di operazione che può essere portata a termine solo con il via libera del massimo vertice. Ci vorrà ancora molto tempo prima che le purghe possano dirsi completate. Ci saranno altri arresti", ha affermato una fonte vicina al Cremlino.

Si tratta delle purghe di "dimensioni maggior" nella storia post sovietica della Russia, aggiunte un funzionario del governo. Entro la fine dell'anno, saranno decine, forze centinaia, le persone di grado diverso arrestate in tutte le diverse sezioni del ministero", ha aggiunto. E parallelamente ci saranno promozioni e onorificenze in seno all'Fsb.

E questo è vero anche se il rimpasto impresso da Vladimir Putin all'inizio del suo quinto mandato al Cremlino ha investito anche Nikolai Patrushev, uomo forte dei servizi, ex direttore dell'Fsb e segretario del Consiglio di sicurezza 72enne, per cui è stata riservata una carica di consigliere al Cremlino. Ma al cui figlio, Dmitry Patrushev, ministro dell'Agricoltura, è stata garantita una promozione a vice Premier.

Anche prima dell'arresto di Ivanov a fine aprile, l'Fsb aveva visitato più volte il ministero sulla riva Frunzenskaya, ha reso noto una fonte del ministero della Difesa. Inchieste sulle sue appropriazioni indebite andavano avanti da cinque anni. Ora, ha precisato, ci sono più cechisti che militari nel palazzo. "C'erano quintali di informazioni sui modelli corruttivi al ministero, si impilavano casi penali. Ma fino a che Shoigu era ministro e aveva una enorme influenza, gli inquirenti non potevano andare avanti", si precisa.

"L'agenzia a cui attribuire il fallimento dell'invasione in Ucraina deve essere una sola. Avrebbero potuto essere i servizi di sicurezza, che erano impegnati nei preparativi per la guerra e avevano promesso a Putin una operazione vittoria facile e veloce, o le seconde forze armate più potenti del mondo dello zar delle Pr Shoigu che avevano promesso una vittoria di Putin".

Ieri sono stati arrestati il vice comandante dello stato maggiore, Vadim Shamarin, e l'alto ufficiale della direzione per l'approvvigionamento del ministero della Difesa, Vladimir Verteletsky. Erano stati arrestati in precedenza il generale Yuri Kuznetsov, responsabile del personale al ministero, e il generale Ivan Popov, ex comandante della 58esima armata.

"La verticale del potere si è trasformata in una sorta di magazzino da cui Putin sceglie questa o quella figura, se e quando ce ne è bisogno. Ma si tratta di casi sempre più rari ed è per questo che i gradini più alti della verticale sempre più assomigliano a una casa di riposo per funzionari la cui forza e potere si stanno dissolvendo", aveva commentato Andrey Pertesev, in un articolo per Carnegie in cui sottolinea come il settore più alto della verticale stia diventando "sempre più affollato", dando luogo a una "stagnazione".

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