
Rubio: "Usa aperti a contatti con Mosca anche dopo annuncio sanzioni". Trump cancella l'incontro con Putin e annuncia nuove sanzioni: "Guerra sarà risolta"
Il Consiglio Ue ha approvato oggi, giovedì 23 ottobre 2025, il 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo annuncia la presidenza di turno danese, spiegando che la procedura scritta si è conclusa senza alcuna obiezione.
Le nuove misure Ue vanno a colpire l'export di Gnl russo e arrivano dopo quelle annunciate ieri dagli Usa verso le principali compagnie petrolifere russe Rosneft e Lukoil. Le sanzioni europee e statunitensi "sono molto importanti", afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky entrando alla riunione del Consiglio europeo accompagnato dal presidente Antonio Costa. "Questo è un buon segnale affinché altri Paesi nel mondo si uniscano alle sanzioni", prosegue, sottolineando la necessità di colpire non solo il settore energetico russo, ma "anche la flotta ombra, eccetera", e serve "continuare e continuare finché Vladimir Putin non fermerà questa guerra. Quindi queste sono decisioni molto importanti".
Per Zelensky "il cessate il fuoco è possibile, ovviamente. Ma abbiamo bisogno di più pressione sulla Russia". "Abbiamo detto che siamo pronti a sostenere il cessate il fuoco, qualsiasi tipo di formato. Ma i significati dei negoziati sono molto importanti: abbiamo bisogno di una discussione equa e di una pace duratura. Questo è molto importante per la nostra nazione". Ma non ci sarà "nessuna concessione territoriale", aggiunge, rispondendo a una domanda della stampa riguardo all'eventualità.
Quanto alla fornitura dei missili statunitensi Tomahawk, ambiti dall'Ucraina e al vaglio della Casa Bianca, Zelensky spiega di averne parlato nel corso dei suoi ultimi colloqui con Trump: "Non posso condividere molti dettagli, ma spero che verrà presa una decisione". La decisione "è molto sensibile, ma è come le sanzioni che prima era irrealistiche. Per questo penso che riguardo al lungo raggio avremo la stessa decisione in un futuro prossimo. Ma dipende dalla parte americana", aggiunge Zelensky.
Costa, da parte sua, ha annunciato che "oggi in questo Consiglio europeo prenderemo la decisione politica per garantire le esigenze finanziarie dell'Ucraina per il 2026 e il 2027, incluso l'acquisto di equipaggiamento militare". "Questo è un messaggio molto forte alla Russia. Abbiamo detto ripetutamente che sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo necessario e a qualunque costo. E ora lo concretizziamo", aggiunge. "Sulle questioni tecniche delle soluzioni: continuiamo a lavorarci con la Commissione europea", aggiunge in seguito Costa, ribadendo che "la cosa più importante è la decisione politica e il messaggio chiaro che stiamo inviando alla Russia".
Il nuovo pacchetto di sanzioni Ue, come i precedenti, mira a colpire le principali fonti di reddito russe con misure energetiche, finanziarie e commerciali, per tentare di indebolire la capacità della Russia di condurre la guerra contro l'Ucraina. Il precedente pacchetto, adottato nel luglio scorso, prevedeva un meccanismo rivisto del tetto massimo al prezzo del petrolio.
Il pacchetto prevede, in sintesi, il divieto graduale di importazione di Gnl (gas naturale liquefatto) dalla Russia: sei mesi per i contratti a breve termine e dal primo gennaio 2027 per i contratti a lungo termine. Questa misura si accompagna con il pacchetto RePowerEu, che segue un altro iter e che prevede lo stop alle importazioni di gas dalla Russia al più tardi dall'inizio del 2028.
E' previsto anche un inasprimento del divieto di condurre transazioni per due "importanti compagnie petrolifere" russe; vengono sanzionate 117 nuove navi della cosiddetta flotta ombra, che il Cremlino usa per aggirare il price cap (divieto di accesso ai porti, restrizioni ai trasferimenti da nave a nave e riassicurazione), portando il numero totale di navi a 558. Vengono ampliati i criteri di inclusione per i porti di Paesi terzi utilizzati per trasferimenti di droni o missili o per aggirare le sanzioni relative al petrolio russo.
"Manteniamo alta la pressione sull'aggressore", ha scritto in un post sui social la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Per la prima volta colpiamo il settore del gas russo, il cuore della sua economia di guerra. Non ci fermeremo finché il popolo ucraino non avrà una pace giusta e duratura", aggiunge. Parla di "un altro passo cruciale mentre ci allontaniamo dai combustibili fossili russi" la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "Dobbiamo garantire che l'impatto delle sanzioni sia massimo e che tutte le scappatoie siano chiuse. Non si tratta solo di sostenere l'Ucraina. Si tratta della nostra sicurezza collettiva", aggiunge.
Le sanzioni europee contro la Russia "non funzionano e danneggiano" l'Europa, ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. "La capacità di Bruxelles di estendere le sanzioni contro il nostro Paese è stata ampiamente esaurita - ha affermato durante il briefing settimanale con i giornalisti - La Russia si riserva il diritto di rispondere a qualsiasi azione ostile da parte dell'Ue, anche se comporta tentativi palesemente infruttuosi di danneggiarci, nel modo che riterremo più appropriato e vantaggioso per noi. Risponderemo in modo appropriato, attento e in conformità con i nostri interessi fondamentali".
Secondo Zakharova anche le sanzioni degli Stati Uniti contro i giganti del petrolio russo si riveleranno "controproducenti" e il risultato sarà "disastroso", anche perché Mosca è ormai "immune" a queste misure. "Non posso fare a meno di commentare la notizia della decisione del dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti di imporre misure restrittive unilaterali contro le compagnie petrolifere russe Rosneft e Lukoil con il pretesto, e questa è una citazione diretta, di 'un impegno insufficiente da parte russa per una soluzione pacifica in Ucraina' - ha detto Zakharova citata da Ria Novosti - Riteniamo che questa mossa sia del tutto controproducente, anche in termini di segnale di sostegno al raggiungimento di soluzioni negoziate significative al conflitto ucraino". "Se l'attuale amministrazione statunitense inizia a seguire l'esempio dei suoi predecessori, che hanno cercato di forzare o costringere la Russia a sacrificare i propri interessi nazionali attraverso sanzioni illegali, il risultato sarà esattamente lo stesso: disastroso dal punto di vista politico interno e negativo per la stabilità dell'economia mondiale", ha avvertito la portavoce. Che ha poi rivendicato come la Russia abbia "sviluppato una solida immunità alle restrizioni occidentali e continuerà a sviluppare il suo potenziale economico, incluso quello energetico".
Le sanzioni annunciate dagli Usa contro la Russia, sono le prime da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. Ma il Presidente americano ha detto di auspicare che le "enormi misure" che colpiscono i giganti del petrolio russo Lukoil e Rosneft saranno di breve durata e, di nuovo, di auspicare per una fine prossima della guerra in Ucraina. "Si tratta di sanzioni molto pesanti, enormi... E speriamo che non durino a lungo. Speriamo che la guerra finisca", ha detto Trump, annunciando anche di aver " cancellato l'incontro con Putin", perché non avrebbe "portato a nulla" . "Lo faremo in futuro", la "guerra sarà risolta'', ha affermato.
Il segretario di Stato, Marco Rubio, ha precisato che gli Stati Uniti "continuano ad auspicare contatti con i russi". "Saremo sempre interessati a impegnarci, se c'è l'opportunità di arrivare alla pace", ha detto dopo che il 'poliziotto cattivo', il segretario del Tesoro, Scott Bessent, aveva anticipato la prontezza "a spingersi oltre se sarà necessario" e chiesto agli alleati degli Stati Uniti di "aderire a queste sanzioni".
Da parte sua, l'ambasciatrica ucraina a Washington Olga Stefanishyna ha accolto positivamente l'annuncio delle sanzioni Usa, una decisione che "si allinea perfettamente con la posizione costante dell'Ucraina secondo cui la pace non può essere ottenuta che con la forza e esercitando una pressione massima sull'aggressore con l'aiuto di tutti gli strumenti internazionali disponibili".