
Decisive per l’export e sempre più richieste nei bandi pubblici.
La certificazione è ormai un prerequisito fondamentale per la competitività. Questo è quanto emerge dall’indagine condotta da Prometeia e Conforma, l'associazione di organismi di certificazione, ispezione, prova e taratura che ha raccolto l’82% di adesioni tra i propri soci in rappresentanza di 50.000 imprese. Il 63% degli intervistati ritiene che le aziende certificate abbiano un accesso più agevolato ai mercati internazionali, mentre un ulteriore 26% segnala un impatto positivo in settori chiave come agroalimentare, medicale e automotive. Le certificazioni più richieste dalle imprese per competere all’estero restano gli standard internazionali ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001 le certificazioni di prodotto. Nei bandi pubblici le certificazioni risultano determinanti: il 71% degli intervistati dichiara che vengono richieste 'frequentemente' o 'quasi sempre' come requisito di partecipazione o criterio premiale.
L’indagine evidenzia inoltre come i servizi Tic offrano vantaggi differenziati in base alla dimensione aziendale: per le pmi significano una migliore gestione della qualità e dei processi interni, un maggiore accesso a mercati e clienti, oltre che a finanziamenti e bandi pubblici; per le grandi imprese, invece, si traducono soprattutto in una riduzione dei rischi legali e delle sanzioni, nella conformità alle normative internazionali e di filiera e in un più rapido accesso ai mercati globali. Il legame tra certificazione e credito è ancora in fase di consolidamento: sebbene oggi le banche attribuiscano un peso limitato alle certificazioni nelle proprie valutazioni, queste possono rappresentare un indicatore importante di continuità e resilienza aziendale, aprendo la strada a un dialogo più strutturato tra mondo finanziario e imprese certificate.
Gianfranco Torriero, vice direttore generale vicario di Abi, sottolinea: “Il giudizio del merito creditizio di una impresa è un processo complesso e di rilevante importanza per le banche. In questo contesto le certificazioni dei processi organizzativi delle imprese possono aggiungere un importante contenuto informativo sulla qualità organizzativa dell’impresa, sui suoi meccanismi di funzionamento, di pianificazione e di controllo e, quindi, rappresentare un ulteriore elemento a supporto del processo creditizio”. Il 73% degli operatori prevede una crescita della domanda di certificazioni in ambito Esg, soprattutto ambientale.
“La sostenibilità - afferma Enrico Giovannini, direttore scientifico e cofondatore di Asvis - è un investimento strategico che rafforza imprese ed economia. Rinviare la transizione significherebbe compromettere il futuro. Proprio per questo le certificazioni posso rivestire un ruolo decisivo come leve di crescita e innovazione. Il vero salto culturale sta nel non concepirle solo come mero adempimento formale o requisito minimo ma come investimento strategico per resilienza, sviluppo e internazionalizzazione”.
Sul piano tecnologico, i soci di Conforma individuano intelligenza artificiale (32%) e cybersecurity (31%) come i principali driver della futura domanda di servizi Tic. “La certificazione - sottolinea Nicola Privato, presidente di Conforma - si conferma uno strumento decisivo per la competitività delle imprese italiane. Non è un semplice adempimento, ma un passaporto per l’innovazione e l’accesso ai mercati nonché un requisito di ammissione o criterio premiale. Allo stesso tempo, le certificazioni rappresentano un segnale di solidità e continuità, che dovrebbe essere meglio valorizzato anche dal sistema finanziario. Oggi solo un’impresa su quattro riscontra un impatto significativo sul credito, ma è evidente che standard come quelli di business continuity o in ambito Esg possano contribuire a rafforzare il profilo di rischio e sostenere la resilienza delle imprese. Per questo Conforma continuerà a impegnarsi per promuovere la cultura della certificazione non solo come garanzia di conformità, ma come leva strategica per lo sviluppo, l’internazionalizzazione e la sostenibilità del nostro sistema produttivo”.