
Da oggi alla guida della categoria delle lavoratrici e dei lavoratori delle costruzioni Uil
Da oggi alla guida della categoria delle lavoratrici e dei lavoratori delle costruzioni Uil c’è il friulano Mauro Franzolini, sindacalista impegnato nella Uil fin dal 1987. A deliberarlo il consiglio generale Fenealuil, che ha riunito, oggi a Roma, presso il Nhow Hotel, i suoi componenti e ha eletto all’unanimità Franzolini nuovo segretario generale. Circa 200 i partecipanti, con numerosi ospiti fra i quali il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri, la segreteria confederale, i segretari generali delle categorie, numerosi segretari regionali confederali e i presidenti dei servizi Uil.
Entra a far parte della nuova segreteria, inoltre, Andrea Merli, già responsabile della formazione nazionale e delle politiche internazionali, che da oggi si occuperà di contrattazione dei materiali da costruzione – legno, cemento, lapidei e laterizi - insieme con i segretari nazionali Pierpaolo Frisenna responsabile delle politiche organizzative, Francesco Sannino responsabile della contrattazione edile, Stefano Costa responsabile salute e sicurezza, mercato del lavoro e appalti, Vincenzo Mudaro – tesoriere nazionale. Il Consiglio ha, inoltre, deliberato l’avvio della stagione congressuale che si concluderà con la celebrazione del xix congresso della categoria nei giorni 13-14-15 maggio 2026 a Taranto.
Franzolini subentra a Vito Panzarella, che ha guidato con successo la Federazione dal 2014, portando avanti una crescita costante dei suoi iscritti e un innalzamento qualitativo della categoria estremamente importante che ne ha fatto una federazione coesa e forte, apprezzata dalle lavoratrici e dai lavoratori e punto di riferimento nel panorama sindacale attuale. Appena eletto il neo segretario ha voluto ricordare la figura di Giulio Regeni. Giovane ricercatore italiano che si trovava in Egitto nel 2016 per una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani, quando è stato rapito, torturato e ucciso. “Giulio era un ragazzo impegnato per la verità e la giustizia dei più deboli, il suo esempio non va dimenticato ma ricordato, e per questo non smettiamo di chiedere verità e giustizia sulla sua morte", ha detto.
Franzolini si è detto onorato di essere stato scelto per rappresentare la categoria e felice di continuare l’opera riformista iniziata da Panzarella. “Mi auguro -ha sottolineato- che anche la politica riesca a ritrovare la spinta riformista di cui questo Paese ha bisogno per rispondere alle esigenze di un lavoro che cambia. Da parte nostra massima apertura al confronto sulle tematiche che ci riguardano per garantire la tutela degli interessi di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Per questo rimaniamo concentrati sui rinnovi contrattuali, sia nazionali che territoriali – ha spiegato - attraverso i quali vanno difesi i diritti e l’uguaglianza delle condizioni di lavoro, va recuperato e migliorato il potere di acquisto in un’ottica di maggiore redistribuzione dei profitti. Bene in questo senso la detassazione degli aumenti contrattuali inserita in manovra. Ma occorre rimettere al centro la dignità lavorativa riportando ordine nel sistema delle tutele, perché il dumping contrattuale non diventi normalità. Su questo, ancora una volta, il Presidente Mattarella è stato chiaro", ha ricordato.
E proprio contro il lavoro povero e il lavoro privo di tutele promosso nei contratti pirata Franzolini ha richiamato l’attenzione sul sistema bilaterale edile: "parliamo di un modello – ha sottolineato - che va replicato in altri settori e non di certo abolito, un patrimonio di prestazioni e competenze fortemente attaccato nell’ultimo anno attraverso interlocuzioni di frange della politica con associazioni imprenditoriali poco rappresentative e che non comprendono i suoi vantaggi straordinari. Noi continuiamo a lavorare, di concerto con le controparti datoriali, per efficientare questo strumento ancora di più e mostrare quanto utile sia per avere un settore sano, regolare e sicuro".
"Le ultime inchieste giudiziarie che coinvolgono gli appalti così come i continui incidenti nei cantieri e nelle fabbriche, mostrano chiaramente -ha continuato il dirigente sindacale- quanto ancora ci sia da fare, quanti lavoratori siano in realtà fantasmi persi tra le maglie della lunga catena dei subappalti, ricattati, sfruttati e senza alcun diritto contrattuale. Per questo vanno premiati i sistemi virtuosi come il nostro che rendono visibili gli invisibili, fanno emergere il lavoro nero e danno dignità al lavoro. Al governo diciamo di confrontarci senza pregiudizi e di dialogare con noi lavorando insieme anche su questo, per colpire e smantellare le condizioni che permettono la disapplicazione delle norme. Servono più controlli, veri e non prestabiliti, una seria qualificazione delle imprese, formazione continua e di qualità, una strutturazione del settore che favorisca anche l’’innovazione tecnologica che tanto può fare anche per la salute e la sicurezza", ha sottolineato ancora.
Ultimo punto affrontato dal neosegretario è l’impegno sulla crescita organizzativa “il lavoro portato avanti in questi anni da chi mi ha preceduto è stato straordinario, la nostra federazione è cresciuta tantissimo grazie all’impegno di tutti ma anche alla passione che Vito ci ha saputo trasmettere. Ascoltare, comprendere e aiutare lavoratrici e lavoratori è la nostra missione e occorre tenerlo presente sempre. Proseguiremo sulla strada del rinnovamento e dell’efficienza per essere sempre più rappresentativi e far sì le ragioni della Uil e della Feneal, cioè di chi rappresentiamo, siano ascoltate", ha concluso.