
Dopo un lungo periodo di stop – la prima approvazione al Senato risale a fine febbraio 2025 - è ripartito l’iter di approvazione della Legge di Delegazione europea 2024 con l’avvio dell’esame in II lettura in Aula della Camera. Il provvedimento, che prevede la delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea, si compone di 29 articoli suddivisi in tre capi, contenenti principi e criteri specifici per l’esercizio della delega relativa a 18 direttive, nonché l’adeguamento dell’ordinamento nazionale a 19 regolamenti europei. Nel corso della seduta, la Relatrice On. Mantovani (FDI) ha ricordato che sono 63 i procedimenti di infrazione attualmente pendenti a carico dell’Italia, di cui 49 per violazioni del diritto dell’Unione e 14 per mancato recepimento delle direttive. L’illustrazione del provvedimento è quindi proseguita con la relazione dell’On. Candiani (Lega) che ha trattato gli articoli del Capo II che si riferiscono alle deleghe al Governo per il recepimento delle direttive europee. Il Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti, ha sottolineato i miglioramenti apportati al testo del provvedimento grazie al contributo parlamentare dei relatori e degli emendamenti del Governo.
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