Antonio Marras debutta nell'underwear con capsule genderless

Il progetto, intitolato 'Nuda Veritas', affonda le sue radici nell'estetica dell'intimo anni '50

Alcuni modelli della capsule Nuda Veritas di Antonio Marras
Alcuni modelli della capsule Nuda Veritas di Antonio Marras
23 giugno 2025 | 17.38
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Antonio Marras firma il suo primo ingresso nel mondo dell'underwear con una capsule collection genderless, presentata con un evento speciale durante la Man Fashion Week di Milano. Un progetto che affonda le sue radici nell'estetica dell'intimo anni '50, rievocando un'e-poca in cui l'underwear non era soltanto funzione, ma espressione di una nuova consapevolezza del corpo e del sé. La collezione 'Nuda Veritas' è presentata in ante-prima all'interno della boutique di Via Montenapoleone, che per l'occasione si è trasformata in un teatro dell'intimo e dell'immaginazione. Uno spazio carico di suggestioni, animato dalla regia di Antonio Marras e dalla visione artistica di Mauro Balletti, che ha preso vita attraverso performance dal vivo e installazioni digitali. I capi della capsule, svelati in questo contesto evocativo e potente, sono disponibili a partire dal 20 giugno.

Gli anni '50 rappresentano un momento storico in cui la lingerie assume un ruolo sempre più rilevante nella costruzione dell'identità personale: strutture morbide ma definite, linee pulite, silhouette che abbracciano senza costringere. Un universo fatto di dettagli che parlano di intimità e bellezza nascosta, ma anche di forza, consapevolezza e desiderio di autodeterminazione. Il cuore della collezione è una canottiera a costine da taglio universale, pensata per aderire con naturalezza alle forme del corpo. Sul petto, una patch a forma di cuore diventa simbolo emotivo e distintivo, incorniciando il logo Antonio Marras realizzato con hardware in metallo. Pensata per essere indossata tanto sotto quanto sopra, la canottiera diventa elemento centrale di un look urbano, trasversale e disinvolto.

A completare la proposta, due modelli di slip, uno maschile e uno femminile, che richiamano le proporzioni iconiche del passato, attualizzandole attraverso tagli essenziali e confortevoli. Il dettaglio dell'elastico a vista, che porta il logo, è una scelta di stile che si fa dichiarazione d'identità. La palette cromatica accompagna questo racconto con toni sofisticati e personali: marrone, nero, bianco, écru e l’inconfondibile bordeaux del brand. Ciascuna nuance evoca un frammento di memoria, un tono che risuona sulla pelle come un ricordo condiviso. "Volevo creare qualcosa che parlasse alla pelle, non solo per coprirla, ma per ricordarle chi siamo - afferma Marras -. L’intimo è il primo confine tra il corpo e il mondo: per me, è come una carezza che resta anche quando nessuno la vede". Con questa capsule, l’intimo intende tornare a essere rituale quotidiano e gesto personale ma anche affermazione estetica.

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