Nobel per la Pace a Maria Corina Machado, leader opposizione venezuelana: "Contiamo su Trump per raggiungere la libertà"

Il riconoscimento alla "paladina coraggiosa e impegnata che tiene accesa la fiamma della democrazia". Presidente del Comitato: "Non sappiamo se potrà ritirare il Premio, per motivi di sicurezza"

Maria Corina Machado (Ipa)
Maria Corina Machado (Ipa)
10 ottobre 2025 | 11.02
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Il Premio Nobel per la Pace per il 2025 è andato a Maria Corina Machado, leader dell'opposizione venezuelana. Lo ha annunciato il Comitato del Nobel.

Machado è "sotto choc", ha riferito l'Afp, che ha ricevuto un video inviato all'agenzia dai responsabili per la comunicazione della leader dell'opposizione venezuelana. "Sono sotto choc", la si sente dire a Edmundo González Urrutia, che l'ha sostituita come candidata alle ultime presidenziali a causa della sua ineleggibilità politica. "Non riesco a crederci", dice la vincitrice del Nobel.

"Non ci siamo ancora, ma ce la faremo", ha poi assicurato parlando della lotta del suo popolo contro il regime di Nicolas Maduro. "Sono molto grata a nome del popolo venezuelano", ha detto al segretario del Comitato Nobel, Kristian Berg Harpviken, che l'ha chiamata per comunicarle di aver vinto il Nobel per la Pace. “Stiamo lavorando molto duramente per raggiungere questo obiettivo, ma sono sicura che ce la faremo”, ha affermato, aggiungendo che, a titolo personale, ritiene di "non meritare il Premio".

Poi, in un post su X ha scritto: "Questo immenso riconoscimento della lotta di tutti i venezuelani è uno stimolo per portare a termine il nostro compito: raggiungere la libertà. Siamo alle soglie della vittoria e oggi più che mai contiamo sul presidente Trump, sul popolo degli Stati Uniti, sul popolo dell'America Latina e sulle nazioni democratiche del mondo come nostri principali alleati per raggiungere la libertà e la democrazia. Il Venezuela sarà libero!".

Le motivazioni

Una "paladina della pace coraggiosa e impegnata", ha esordito Jorgen Watne Frydnes, presidente del Comitato del Nobel per la Pace, nelle motivazioni del Premio. "Una donna che tiene accesa la fiamma della democrazia tra crescente oscurità", ha aggiunto.

La leader dell'opposizione venezuelana è stata insignita del Premio Nobel per la Pace "per il suo instancabile lavoro a favore dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per ottenere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia".

Machado è "uno degli esempi più straordinari di coraggio civile in America Latina nei tempi recenti". E' stata, secondo le motivazioni, una "figura chiave, unificatrice in un'opposizione politica che una volta era profondamente divisa, un'opposizione che ha trovato terreno comune nella richiesta di elezioni libere e di un governo rappresentativo".

La figura di Maria Corina Machado "soddisfa tutti e tre i criteri" sulla base delle volontà di Alfred Nobel, ha detto Jorgen Watne Frydnes. La leader dell'opposizione venezuelana "ha unito l'opposizione del suo Paese", "non ha mai ceduto nel resistere alla militarizzazione della società venezuelana", "è stata risoluta nel suo sostegno per una transizione pacifica alla democrazia", ed ha "dimostrato che gli strumenti della democrazia sono anche gli strumenti della pace". Machado "incarna la speranza di un futuro diverso, in cui sono protetti i diritti fondamentali dei cittadini e ascoltate le loro voci, in questo futuro, le persone saranno finalmente libere di vivere in pace".

"Non sappiamo se potrà ritirare il Premio"

Il presidente del Comitato norvegese ha spiegato che non è sicuro che Maria Corina Machado possa andare di persona a dicembre in Norvegia a ritirare il Premio: "E' una questione di sicurezza. E' troppo presto per dirlo. Speriamo sempre di avere il vincitore con noi a Oslo, ma questa è una questione di sicurezza seria, che deve essere gestita in primo luogo".

Machado vive in un luogo nascosto dal mese di agosto dello scorso anno. "Nell'ultimo anno, la signora Machado è stata costretta a vivere in clandestinità. Nonostante le gravi minacce contro la sua vita, è rimasta nel Paese, una scelta che ha ispirato milioni di persone. Quando l'autoritarismo prende il potere, è fondamentale riconoscere i coraggiosi difensori della libertà che si sollevano e resistono", ha aggiunto Jorgen Watne Frydnes.

La "Lady di ferro" del Venezuela

Maria Corina Machado, nota anche come la "Lady di ferro" del Venezuela, è l'incarnazione di "resilienza, tenacia e patriottismo", ha scritto Marco Rubio su Time Magazine che ha inserito il suo nome nell'elenco delle 100 persone più influenti del mondo per il 2025. "Non scoraggiata da formidabili sfide, Maria Corina non si è mai tirata indietro dalla sua missione che è quella di combattere per un Venezuela libero, onesto, e democratico", ha aggiunto il segretario di Stato americano.

Il suo "principio guida" è sempre stato lo stesso, "lasciare ai suoi figli, Ana Corina, Ricardo, Henrique, e ai figli del Venezuela un Paese libero da tirannia", ispirata dalla frase "hasta el final" (fino alla fine). "La sua leadership di principio è un faro di speranza, che rende la nostra regione e il mondo un posto migliore".

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