
Secondo quanto comunicato dal Governo alle Camere, i primi progetti in attuazione del Piano Mattei prevedono investimenti per 600 milioni di euro per sostenere lo sviluppo industriale e di infrastrutture in Paesi chiave dell’Africa. Tra i progetti di maggiore importanza, il cosiddetto Corridoio di Lobito una nuova linea ferroviaria per collegare l’Angola alle aree minerarie in Zambia, particolarmente ricche di rame i cui finanziamenti dovrebbero essere pari a 320 milioni di euro. Con riferimento agli obiettivi del Piano Mattei, la Commissione Affari Esteri ha avviato l’esame della relazione sullo stato di attuazione relativa ai primi sei mesi di attività della Struttura di missione del Piano. Nella relazione viene indicato che l’attuazione del Piano nella sua prima fase è stata attuata su quattro principali elementi: composizione e organizzazione degli organismi previsti nel decreto-legge 161/2023 ovvero della cabina di regia e della Struttura di missione incaricati di perseguire l’indirizzo politico e l’attuazione del Piano; avvio dei colloqui e delle relazioni con le Autorità degli Stati interessati dai progetti, elaborazione delle iniziative e prime fasi di realizzazione; rafforzamento dei rapporti con i partner e organizzazioni internazionali per elaborare forme di cooperazione sulle singole iniziative; creazione di nuovi strumenti finanziari adatti a sostenere le iniziative del Piano. Nel corso dell’esame in aula l’On. Calovini (FDI), in merito agli elementi di cui sopra, ha riferito, tra l’altro, che la Struttura di missione ha svolto costanti interlocuzioni con le autorità africane per accrescere l’efficacia dei progetti-pilota, che in aggiunta alla Cabina di regia sono stati instaurati diversi tavoli tecnici tematici con Ministeri ed enti coinvolti al fine di programmare al meglio gli interventi, che è stata inaugurata una nuova sede dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo ad Abidjan in Costa d’Avorio. Inoltre, la Struttura di missione ha già effettuato diverse missioni negli Stati africani da cui sono stati sviluppati diversi interventi, senza contare le sinergie con le istituzioni dell’Unione europea e l’attivazione di collegamenti con il Global Gateway. Infine, la creazione di nuovi strumenti finanziari punta a mettere a disposizione del Piano strumenti e mezzi idonei affinché Nazioni partner e organizzazioni internazionali possano partecipare attivamente alla messa in atto dei progetti.
Short link alla relazione sullo stato di attuazione del Piano: https://shorturl.at/90tVb