La premier: "Obiettivo della riforma è tagliare le tasse, focus sul ceto medio". Giorgetti: "Taglio tasse ceto medio? Governo ha ancora 2 anni e mezzo"
"Il sistema fiscale non deve soffocare la società, ma aiutarla a prosperare. Non la deve opprimere ma deve chiedere il giusto e utilizzare le risorse come un buon padre di famiglia, con buonsenso e senza gettare i soldi dalla finestra, che è quello che abbiamo tentato di fare in questi anni". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni agli Stati generali dei commercialisti dove ha ricevuto una standing ovation. "Mi imbarazzate, mi imbarazzo", ha detto di fronte agli applausi.
"La riforma fiscale ha l'obiettivo di tagliare le tasse in modo equo e sostenibile", ha quindi sottolineato Meloni aggiungendo: "Se le dovessi dare un titolo direi: meno burocrazia e più fiducia nei cittadini".
Con la riforma "intendiamo concentrarci sul ceto medio, che è la struttura portante del sistema produttivo italiano - ha affermato Meloni - Vogliamo lavorare per rendere il sistema più equo".
"A chi ci accusa di aiutare gli evasori rispondiamo con i fatti, che non possono essere smentiti. Il governo ha raggiunto i risultati migliori nella storia all'evasione", ha detto ancora la premier, sottolineando: "Chi vuole fare il furbo non ha spazi e chi è onesto ma è in difficoltà deve essere messo nelle condizioni di pagare quello che deve. I numeri parlano chiaro".
Ci sono "ancora due anni e mezzo". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, a margine degli Stati generali dei commercialisti, ha risoposto a una domanda della stampa sul taglio delle tasse al ceto medio.
"Vogliamo lavorare" per tagliare le tasse "sul ceto medio con reddito fino a 50mila-60mila euro" ma "dobbiamo trovare le risorse. Così il viceministro al Mef Maurizio Leo dal palco degli Stati generali dei commercialisti in corso alla Nuvola a Roma. Bisogna "agire con prudenza e questo atteggiamento prudente ci ha premiato" sui mercati, con le agenzie di rating e con lo spread in calo. "Vogliamo fare le cose ma con massima cautela", ha spiegato Leo dal canto suo affermando che il governo punta a rendere permanente l'Ires premiale per le imprese che investono, introdotta per il 2025, ha poi indicato il viceministro. Sull'Ires premiale "se ci si riuscirà, vogliamo renderla strutturale", ha detto.
"Per la Lega e per il governo una giusta, attesa e definitiva pace fiscale, una rottamazione di milioni di cartelle esattoriali che stanno bloccando l’economia del Paese, sono una priorità, anzi una emergenza", ha detto il vicepremier e ministro Matteo Salvini.
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