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Recepita la direttiva Ue sulla rendicontazione societaria di sostenibilità

02 settembre 2024 | 12.34
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Lo scorso 30 agosto la direttiva europea sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale è stata ufficialmente integrata nella normativa italiana con l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto legislativo di recepimento della direttiva. Obiettivo primario è quello di rafforzare gli obblighi di reporting non finanziario, prevedendo l’estensione alle PMI (diverse della microimprese) dei requisiti di rendicontazione non finanziario, già a carico delle imprese di grandi dimensioni, e la sostituzione della rendicontazione non finanziaria con la rendicontazione di sostenibilità. Quest’ultima consiste in informazioni necessarie alla comprensione dell’impatto dell’impresa sulle questioni di sostenibilità e del modo in cui tali questioni influenzano l’andamento dell’azienda (secondo il principio della doppia materialità).Obiettivo è quello di produrre sia la rendicontazione delle informazioni necessarie alla comprensione dell’impatto dell’impresa sui temi ambientali e sociali, sia la rendicontazione dei fattori con cui tali questioni impattano a loro volta sull’andamento dell’impresa, sui suoi risultati e sulla sua esposizione ai fattori di rischio, ad esempio ai rischi ambientali e sociali. Il Decreto legislativo di recepimento rappresenta un passaggio importante nella direzione della transizione sostenibile delle imprese introducendo una serie di fattori di reporting che vanno nella direzione della completezza informativa, della possibilità di agire a livello di comparabilità dei dati di reporting e in generale della trasparenza a livello di reportistica. Da segnalare inoltre il regime sanzionatorio in relazione all’attività di revisione, secondo le nuove disposizioni nei due anni successivi all’entrata in vigore del decreto, non possono essere inflitte sanzioni pecuniarie oltre 125mila euro per le società di revisione e oltre 50mila euro per i revisori della sostenibilità. La Consob, infine, dovrà osservare se le eventuali violazioni commesse dall’organo amministrativo delle aziende siano legate all’omissione o alla comunicazione di informazioni da parte delle società appartenenti alla catena del valore non controllate direttamente dall’azienda considerata. Dopo l’adozione definitiva del testo del decreto legislativo di recepimento, si attende ora l’ultimo passaggio formale, ovvero la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Per approfondire: https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-92/26480

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