Caldo, l'immunologo Minelli: "Su ondate rischi con effetto 'booster' da particolato"

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08 agosto 2025 | 12.21
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"Non è solo un problema di disregolazione del nostro sistema fisiologico di raffreddamento. Le temperature roventi che nelle prossime ore si attendono, oltre ad inceppare, per il tramite di una soffocante umidità che al caldo si associa, i meccanismi di defervescenza fisiologicamente correlati all’evaporazione del sudore, sono anche in grado di ripercuotersi potentemente su altri fattori di rischio per la salute umana. Le ondate di calore, tanto più se frequenti e ravvicinate, comportano infatti pericolosi ristagni d’aria con conseguente incremento, oltre che dei livelli di ozono, anche e soprattutto dei livelli di particolato atmosferico, quindi ossidi di azoto e polveri sottili. Si calcola che le concentrazioni di queste ultime nelle giornate di stagnazione dell’aria, siano di circa 2,5 µg/m3 più alte rispetto alla media giornaliera annua. Con un effetto 'booster' sul caldo che aumenta i rischi per la salute". Così all'Adnkronos Salute l'immunologo clinico Mauro Minelli.

"E questo per tutta una serie di ragioni che includono l’alta pressione, la forte radiazione solare, una maggiore presenza di polveri generate dagli incendi frequentissimi di questi tempi, l’aumento delle emissioni nocive correlate, magari, ad un più massivo consumo di energia per climatizzare i nostri ambienti. Se a tutto ciò - avverte Minelli - aggiungiamo l’attivazione, da parte del nostro organismo, di misure di adattamento, come ad esempio l’aumentata frequenza degli atti respiratori, capiamo come il caldo possa più facilmente esporci all’azione nociva degli inquinanti ambientali. E saranno le città, i grandi centri urbani e i loro abitanti, soprattutto se anziani o defedati, ad avere la peggio in questa sequenza di eventi tutt’altro che teorici, proprio perché, in tali circostanze, le aree urbane tendono a trasformarsi in vere e proprie “isole di calore”. Responsabilità in tal senso sembrano avere i materiali usati per l’edilizia, l’asfalto delle strade che non lascia traspirare di notte il calore accumulato durante il giorno, la mancanza o, comunque, l’insufficiente disponibilità di verde pubblico".

Decalogo per difendersi dalla canicola estiva

Per limitare l’impatto di questi agenti che, seppur apparentemente diversi, "intervengono in maniera sinergica e pesante sulla nostra salute nei giorni della canicola estiva, sarà bene adeguarsi ad alcuni suggerimenti forniti, tra gli altri, anche dal Ministero della Salute", ricorda l'immunologo Minelli.

1) Garantire, in casa e negli ambienti confinati, un frequente ricambio di aria magari agevolando la ventilazione naturale;

2) Per neonati e bambini, se proprio si dovesse decidere di farli uscire nelle giornate calde, molto meglio sarebbe preferire aree lontane dal traffico per soste comunque di breve durata;

3) Analoghe raccomandazioni valgono per le persone anziane, per le quali, tanto più nelle giornate di afa, sarà sempre il caso di tenere a portata di mano i farmaci utili a trattare eventuali peggioramenti dei sintomi respiratori connessi ad asma o Bpco;

4) Ulteriore categoria di persone a rischio è quella delle donne in gravidanza, soprattutto se interessate da condizioni mediche preesistenti (turbe pressorie, turbe metaboliche) o da complicazioni insorte nel corso della gestazione;

5) Durante gli spostamenti in auto, con il climatizzatore impostato su temperature non esageratamente difformi da quelle esterne (ideale sarebbe stabilizzare la temperatura indoor tra i 23 e i 25°C), sarà sempre bene attivare il filtro antiparticolato al fine di ridurre l’ingresso nell’abitacolo degli inquinanti provenienti dal traffico. La stessa cura andrà riservata pure alla pulizia dei filtri dei condizionati posizionati all’interno degli ambienti di vita e/o di lavoro.

'Una tutela particolare, con l’utilizzo di appositi dispositivi di protezione individuale, per vigili urbani gli asfaltatori o gli operai dei cantieri stradali'

6) Se evitare l’esposizione passiva al fumo di tabacco, ma anche a polveri, a candele profumate o incensi, è una norma che, tanto più nei luoghi abitualmente frequentati da persone asmatiche o con problemi respiratori cronici, dovrebbe valere sempre, nei giorni in cui più scadente è la qualità dell’aria perché più stagnante, quella norma diventa regola inderogabile, proprio per evitare il peggioramento dei sintomi respiratori;

7) Un’attenzione particolare alle conseguenze del gran caldo dev’essere posta anche dalle persone con patologie cardiovascolari che, oltre a curare con attenzione l’aderenza alle terapie già in corso, faranno bene a monitorare la pressione arteriosa, semmai evitando di uscire nelle giornate che si preannunciano, oltre che più afose, anche più inquinate;

8) Una tutela particolare, con l’utilizzo di appositi dispositivi di protezione individuale, va garantita a chi, come i vigili urbani o gli ausiliari del traffico, gli asfaltatori o gli operai dei cantieri stradali, lavora all’aperto esponendosi a rischi occupazionali molteplici correlati, oltre che al calore e all’umidità, anche all’impatto di diversi inquinanti dell’aria.

9) Buona norma per tutti sarà quella evitare, nei giorni in cui il caldo torrido si associa ad una forte umidità, sforzi fisici prolungati all’aperto e ricorrere, semmai, a qualche integrazione utile per combattere la fiacchezza da canicola. Vantaggioso in tal senso può essere il magnesio, che aiuta a prevenire i crampi muscolari e a mantenere l'equilibrio elettrolitico. Anche le vitamine del gruppo B possono supportare l'energia e il metabolismo

10) Da non trascurare, infine, l’effetto 'solastalgia', ovvero quel sottile sentimento malinconico che le drastiche mutazioni climatiche sembrano favorire soprattutto nei soggetti più sensibili, generando non di rado ansia e stress oltre ad annebbiamento e rallentamento delle attività ideative e fisiche. Prudenza e pazienza, potranno essere, in questi casi, tra gli antidoti più efficaci per contrastare i bollenti malanni di stagione.

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