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Alla Scala sold out per 'La Bayadère' a sostegno Fondazione Ospedale Niguarda

L'anteprima dello spettacolo ha registrato il tutto esaurito. I fondi raccolti grazie alla vendita dei biglietti contribuiranno a finanziare l’ampliamento del progetto pilota Close2Mi per le neomamme. Il presidente Alberto Zoli: "Impegno concreto, l'iniziativa verrà replicata"

Una scena del balletto 'La Bayadère' al Teatro alla Scala
Una scena del balletto 'La Bayadère' al Teatro alla Scala
23 maggio 2024 | 11.02
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E' stata una serata sold out quella organizzata ieri al Teatro alla Scala di Milano per sostenere la Fondazione Ospedale Niguarda, dove il corpo di ballo del Piermarini e gli allievi della scuola di ballo dell’accademia - accompagnati dal vivo dall’orchestra del Teatro alla Scala - si sono esibiti in un’anteprima benefica di 'La Bayadère'. La creazione di Marius Petipa su musica di Ludwig Minkus sarà in cartellone ufficialmente dal 26 maggio prossimo, nella versione fastosa e ricca di virtuosismi creata per quest’opera in tre atti da Rudolf Nureyev, uno dei più grandi ballerini e coreografi della storia della danza. "Sono orgoglioso di presentare questa serata eccezionale - ha detto il direttore generale di Ospedale Niguarda e presidente della Fondazione Ospedale Niguarda, Alberto Zoli -. Il sold out e una partecipazione così ampia e sostenuta dei nostri colleghi e operatori del Niguarda, che ci hanno tenuto ad essere presenti, dimostra un sostegno concreto, così come quello dei tanti che hanno permesso che questa iniziativa si realizzasse".

'La Bayadère', ultima delle letture dei grandi classici, arriva per la prima volta alla Scala nel dicembre 2021. Ripresa per l’occasione da Manuel Legris, direttore del corpo di ballo del Teatro alla Scala, con un nuovo allestimento di Luisa Spinatelli. A dirigere l’orchestra scaligera il maestro Kevin Rhodes mentre nei ruoli di Nikiya e Solor la neo étoile Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko. A interpretare la figlia del Rajah, Gamzatti, la prima ballerina Alice Mariani in un'India da leggenda, tra intrighi e drammi d’amore, guerrieri e danzatrici alla corte del Rajah, e il suggestivo epilogo del Regno delle Ombre. L’intero ricavato dell’anteprima benefica al Teatro alla Scala andrà a favore della Fondazione Ospedale Niguarda, nata nel 2022 per affiancare il grande ospedale pubblico metropolitano nel migliorare sempre più l’assistenza ai pazienti, così come per promuovere la ricerca clinica e l’innovazione.

I fondi raccolti grazie alla vendita dei biglietti contribuiranno in particolare a finanziare l’ampliamento del progetto pilota Close2Mi: una rete di prossimità per neogenitori, realizzato dalla Fondazione grazie al contributo di Regione Lombardia con l’obiettivo di migliorare la salute delle donne che hanno partorito al Niguarda, sostenere l'allattamento al seno e prevenire o intervenire in situazioni di difficoltà. Tra i principali servizi previsti dal progetto, un sistema di assistenza domiciliare dopo il parto con visite di ostetriche dedicate, reperibili telefonicamente 24 ore su 24, e operatrici sociali al fine di individuare tempestivamente eventuali segnali di disagio psico-fisico, ma anche socio-economico o relazionale, e agevolare la presa in carico della mamma e della famiglia da parte degli specialisti e dei servizi competenti.

"L’impegno della nostra Fondazione è affiancare l’ospedale - ha spiegato Zoli parlando con i cronisti - Nel mio duplice ruolo di direttore generale dell'ospedale e presidente della Fondazione cerco di avviare dei progetti che servano all’ospedale ma soprattutto a chi ne fruisce". Sono numerosi quelli avviati. "Close2Mi, è noto, ha avuto successo, e tra poco partiremo con la Mobile Stroke Unit, per fare la tac a casa dei pazienti per l'ictus - ha ricordato Zoli -. Partiremo poi con una 'Pets Playground', una sorta di pensione per gli amici a quattro zampe quando i pazienti sono ricoverati, e permettere così a chi non riesce ad affidare il proprio amico a quattro zampe a qualcuno di averlo vicino e poterlo visitare. E poi altre iniziative che servono a migliorare l’assistenza, in un ospedale dove si fa sperimentazione sia per la qualità delle cure sia per la naturale volontà di innovare".

La partecipazione alla serata è stata sentita. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha voluto sottolineare in un messaggio la propria vicinanza: "Desidero esprimere alla Fondazione Ospedale Niguarda, alla Fondazione del Teatro alla Scala e a tutti gli organizzatori la mia convinta adesione allo spirito di questo importante appuntamento di arte, musica, danza e solidarietà - ha detto la seconda carica dello Stato -. Agli artisti in scena, ai musicisti dell'orchestra, ai ballerini e agli allievi dell'Accademia della Scala, rinnovo il mio applauso più caloroso: li vostro talento e i successi che conseguite a livello nazionale e internazionale rappresentano un autentico motivo di vanto e di orgoglio". La Russa ha sottolineato inoltre come, tra le tante iniziative promosse dall'ospedale Niguarda, ci sia un progetto dedicato all'assistenza e alla tutela della salute delle giovani madri e dei loro figli. "La generosità degli intervenuti sosterrà quindi anche un'iniziativa che ha a cuore la difesa della maternità, che è un valore fondante della nostra nazione, e che conferma l'importanza dell'opera sociale e sanitaria del Niguarda".

Soddisfatto anche il dg dell'ospedale: "Quello che abbiamo fatto questa sera è un investimento, ci facciamo conoscere e credo che ne raccoglieremo i frutti più avanti. Di queste iniziative speciali ne faremo una all’anno" ha evidenziato Zoli. L’ospedale Niguarda rappresenta un polo di eccellenza in Italia e nel mondo, un centro di ricerca e applicazione medica di frontiera. La struttura accoglie ogni giorno 10mila persone, effettua circa 300 trapianti all’anno, 40mila ricoveri e 3 milioni di prestazioni ambulatoriali. "Il nostro ospedale ha questa vocazione alla ricerca e alla produzione scientifica - ha sottolineato Zoli - siamo un ospedale da un trapianto al giorno. E' grande e sarà anche un ospedale green".

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