
Le due hanno vinto il riconoscimento alla Miglior attrice non protagonista per 'Fuori' di Martone. Delli Colli (Nastri): "Sorprende questa polemica"
"È molto strano vincere un premio insieme a un'altra persona. Lo trovo molto irrispettoso, nel senso che ognuno di noi è un individuo singolo". A parlare è Matilda De Angelis, che in un'intervista al 'Fatto Quotidiano' commenta la vittoria, condivisa con Elodie, del Nastro d'Argento alla Migliore attrice non protagonista per 'Fuori' di Mario Martone. "Quando togli la singolarità, togli la personalità, l'impegno, l'unicità, la particolarità. Per me è insensato dare un premio condiviso con un'altra persona", dichiara De Angelis. Per l'attrice "i premi non valgono nulla, non sono il motivo per cui faccio il mio lavoro. Faccio questo mestiere perché mi diverto, altrimenti sarebbe tra i più brutti del mondo".
Nell'intervista, l'attrice parla del suo prossimo progetto in uscita 'Dracula' di Luc Besson ("spero di lavorare il più possibile all'estero perché ho la sensazione che là fuori ci siano più possibilità"), che si sarebbe dovuto girato in Italia ma l'incertezza del tax credit non l'ha reso possibile: "Mi dispiace, io sono un po' spaventata e preoccupata non per me ma per tutti quelli che lavorano nel cinema. C'è una sorta di appiattimento generale, manca la materia prima alle volte" e questo "è il risultato di quanto la società, la politica, lo Stato, il governo non supporti in nessun modo l'impianto artistico", dice l'attrice, che aggiunge: "Non ci sono soldi per noi, non c'è investimento e allora dobbiamo cercare di cambiare le cose dal basso. C'è una quantità insensata di persone, costumisti, elettricisti, addetti alla fotografia che mi dicono di non lavorare per otto mesi: fa paura sentirlo confessare da iperprofessionisti. E la risposta della Meloni qual è stata? Andatevene a fa***lo".
In merito al suo ruolo dell'avvocata Lidia Poet nella serie Netflix, alla domanda 'chi non accetterebbe mai di difendere?' De Angelis risponde: "Tanta gente. Ma che ne so, Donald Trump", ma anche "un uomo che ha violentato una donna non lo difenderei mai, una persona che ha ucciso un bambino non la difenderei mai". L'11 settembre compirà 30 anni. Alla domanda 'quale regista vorrebbe per regalo', l'attrice non ha dubbi: "Alice Rohrwacher e il regista spagnolo Rodrigo Sorogoyen".
"Ognuno è libero di dire quello che pensa ma questa polemica ci sorprende un po'. Il premio a Matilda De Angelis ed Elodie non è un ex aequo. Nasce proprio dalla loro candidatura in coppia, da noi voluta proprio per il lavoro fatto insieme da queste attrici nel film di Martone". A parlare così, dopo le considerazioni affidate da Matilda De Angelis al 'Fatto', è Laura Delli Colli, presidente del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (Sngci) che assegna i Nastri d'Argento. L'attrice ha definito "molto irrispettoso" dovere condividere con Elodie il Nastro ricevuto come attrice non protagonista per il film 'Fuori' di Mario Martone.
"Il nostro modo di comporre le candidature, che poi vengono votate, - spiega Delli Colli all'Adnkronos - nasce a volte dal risultato emotivo di un film, dal clima di un film. Non decidiamo certo con il centimetro in mano o contando il numero delle pose. Questa candidatura è nata da subito in coppia e non è certo la prima volta che accade ai Nastri: nei Nastri Serie per 'L'arte della gioia', per citare solo uno di molti precedenti, Jasmine Trinca e Valeria Bruni Tedeschi hanno concorso insieme e hanno vinto insieme. Così come al film di Ozpetek, che aveva un cast corale con 18 attrici dalle estrazioni più diverse e incomparabili, è andato un premio corale".
"Ma, lo ribadisco - sottolinea Delli Colli - non è un ex aequo, è una scelta precisa di aver dato valore al risultato emotivo voluto anche dal regista, perché Mario Martone ci ha regalato un film in cui le scene più forti sono proprio quelle in cui queste attrici interagiscono tra loro, anche con la protagonista Valeria Golino. Ecco, l'unica distinzione che abbiamo fatto era tra la candidatura della protagonista e delle non protagoniste. Ma insieme hanno costruito questo bellissimo clima del film che si è visto anche ieri sera alla consegna dei Nastri, dove tutte e tre erano affiatate e, apparentemente, soddisfatte".
"Le parole di Matilda nell'intervista al 'Fatto' sorprendono un po' - dice Delli Colli - perché se c'era questo tipo di denuncia contro la candidatura in coppia, forse doveva nascere al momento dell'annuncio delle candidature. Poi, se una persona non si sente onorata da un premio che riceve, può dire 'grazie, ma non vengo a ritirarlo', oppure 'non voglio essere candidata'. Per noi resta l'omaggio a questo meraviglioso cast femminile in un'edizione in cui tra l'altro abbiamo visto vincere tantissime donne che si sono molto complimentate le une con le altre. C'è stato un clima generale di grande affetto, di grande soddisfazione. Non ci aspettavamo questa uscita polemica". Se poi il problema fosse "l'abbinamento di un'attrice con maggiore esperienza con un'altra che sta affermandosi arrivando da un'altra professione, come Elodie, allora si tratta di sentimenti più personali che rispettiamo ma che poco c'entrano con la nostra scelta che, ripeto, è stata quella di candidare insieme attrici la cui interazione nel film è stato a nostro avviso un valore aggiunto", conclude.