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Motta: "Il nuovo disco un esperimento, nei live suonerò senza palco"

Il cantautore pubblica l'11 ottobre l’album 'Suona! Vol.1', con la sua nuova etichetta discografica. "La musica italiana? Non se la passa benissimo"

Motta
Motta
10 ottobre 2024 | 14.34
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E' un disco "libero, psichedelico, dall’attitudine punk" il nuovo lavoro di Motta, 'Suona! Vol.1', in uscita l’11 ottobre prossimo, una raccolta di vecchi brani del cantautore (più un inedito) che lui definisce "un esperimento artistico". L'album è pubblicato da 'Sona Music Records', la sua etichetta discografica appena nata, che si occuperà di curare alcuni particolari progetti, che seguiranno parallelamente la carriera dell’artista. "Da una parte avevo voglia di cambiare gli arrangiamenti per avvicinarmi a quello che mi piace adesso, dall’altra è stato un esperimento per vedere come questi brani con un altro arrangiamento cambiavano significato - spiega il cantante all'AdnKronos -. Sono affascinato da tutto quello che fanno gli Smile. Ci sono persone molto più brave di te che ti fanno venire coraggio nel fare cose folli, come quella che abbiamo fatto".

Per realizzare l'album, l'artista ha chiamato con sé alcuni dei migliori musicisti della scena alternativa italiana e internazionale: Roberta Sammarelli, Cesare Petulicchio, Giorgio Maria Condemi, Kazu Makino, Teho Teardo e Maria Chiara Argirò, creando sound distorti e generi che si intrecciano, come il punk e la psichedelia, che sembrano sulla carta due temi inconciliabili e quasi antitetici ma che per Motta vanno a braccetto: "Secondo me nella psichedelia c’è un approccio punk e violento nel cercare di confondere gli ascoltatori, in qualche modo le due cose vanno molto di pari passo" ammette.

Con la sua nuova etichetta, qualcosa è cambiato. "Ora devo fare riferimento a dei consigli che devo 'autodarmi' - ammette - soprattutto da un punto di vista discografico". Non sono cambiate però le persone che ormai da anni lavorano al suo progetto. "L’ambizione è quella di usare 'Sona Music Records' per far evolvere anche progetti altrui, o dei progetti miei non particolarmente funzionali dal punto di vista discografico". Gettando uno sguardo allo stato di salute della musica italiana, "dopo vent'anni di carriera non mi sembra che se la stia passando benissimo,- osserva - ma evidentemente ci sono cose interessanti che non vediamo nell’underground, che è il mondo che da sempre mi affascina di più. Forse oggi, essendo un quasi quarantenne, queste cose le vedo meno alla luce del sole".

Anche il cosiddetto 'indie italiano' secondo Motta oggi ha connotati diversi: "All’estero 'indie' è un termine nato per fare riferimento a tutti quei progetti che facevano un certo tipo di musica e non trovavano spazio nei circuiti mainstream, e che quindi venivano sviluppati da etichette indipendenti. Non mi sembra che questa etichetta in Italia corrisponda esattamente a quello che c’è stato fuori". Tornando al nuovo lavoro, Motta lo farà suonare dal vivo con quattro date: il 7 e l’8 novembre all’Hacienda di Roma, il 27 e il 28 novembre al Base di Milano. "Saranno quattro eventi speciali in cui per la prima volta abbiamo scelto di suonare al centro tra la gente, eliminando addirittura il palco". (di Federica Mochi)

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