La seconda edizione dell'IMD AI Maturity Index sancisce il duopolio globale USA-Cina nello sviluppo AI. NVIDIA, Microsoft e Alphabet guidano la classifica per l'adozione strategica della tecnologia
La Cina si posiziona come leader mondiale assoluto nel deposito di brevetti relativi all’Intelligenza Artificiale (AI) generativa. È quanto emerge da un’analisi condotta in occasione del rilascio della seconda edizione del AI Maturity Index dell'International Institute for Management Development (IMD), che valuta l’efficacia con cui le aziende hanno adottato l'AI per trasformare strategie e operazioni.
L'indice, che ha analizzato le prime 300 aziende del Forbes Global 2000, colloca NVIDIA al primo posto per maturità nell'adozione dell'AI, seguita da Microsoft e Alphabet. Tra le 300 aziende, la rappresentanza cinese è seconda solo a quella degli Stati Uniti.
Nonostante i controlli sulle esportazioni abbiano limitato l'accesso della Cina ai chip di calcolo avanzati, essenziali per lo sviluppo dell'AI, il Paese asiatico mantiene un netto vantaggio nella proprietà intellettuale.
Michael Wade, professore di Strategia e Digitale presso l'IMD e direttore del TONOMUS Global Center for Digital and AI Transformation, ha enfatizzato il divario sui brevetti in una recente intervista virtuale: "La Cina è leader mondiale nei brevetti di intelligenza artificiale generativa con oltre 38.210 depositati dal 2014 al 2023, un numero sostanzialmente superiore ai 6.276 brevetti degli Stati Uniti", ha sottolineato.
Secondo Wade, la Cina sfrutta questo vantaggio concentrandosi sull'applicazione pratica e commerciale: "La Cina è meno preoccupata di costruire le capacità di AI più potenti, ed è più focalizzata nel portare l'AI sul mercato con un approccio guidato dall'efficienza e a basso costo", ha affermato Wade.
Questa strategia di enfasi sull'efficienza e sul basso costo fornisce una solida base per la creazione di valore e la crescita in settori chiave come la produzione, l'assistenza sanitaria e i veicoli a guida autonoma.
L'IMD AI Maturity Index non valuta solo la tecnologia, ma anche l'equilibrio tra essa, la leadership, la cultura aziendale e l'etica. Sebbene le aziende tecnologiche dominino la vetta della classifica generale, il settore finanziario occupa un significativo 32% dei primi 100 posti.
Relativamente alla Cina, Wade ha evidenziato le differenze tra i vari settori: "I settori della tecnologia e delle assicurazioni mostrano la maturità AI più forte tra le aziende cinesi, mentre le imprese statali tradizionali (SOEs) nel settore energetico e delle costruzioni si collocano all'ultimo posto".
I risultati dell'indice dimostrano inoltre una chiara correlazione tra la maturità nell'adozione dell'AI e le performance economiche. Le aziende più mature nell'AI mostrano una crescita dei ricavi su base annua in media del 6,79%, nettamente superiore al -0,51% registrato dalle aziende meno mature.
L'IMD, un istituto universitario indipendente con sede in Svizzera e campus a Losanna e Singapore, ha recentemente stabilito un team a Shenzhen, in Cina, a conferma della centralità strategica del mercato asiatico.