E' accaduto nella tarda serata di mercoledì a Muggia. E' stato il padre a dare l'allarme perché non riusciva a contattare la donna. Il parroco: "Li conoscevo bene, situazione complicata"
Un bambino di nove anni è stato ucciso dalla madre nella tarda serata di mercoledì. Il piccolo mostrava ferite da taglio alla gola. E' avvenuto nella loro abitazione a Muggia, in provincia di Trieste. E' stato il padre a dare l'allarme perché non riusciva a contattare la donna. Sono interventi gli agenti della squadra mobile, ma per il bambino non c'era più nulla da fare.
La coppia era in fase di separazione. "Conoscevo bene la famiglia, almeno si vorrebbe chiamarla così, perché era una situazione davvero molto complicata", ha detto all'Adnkronos il parroco della Diocesi di Trieste, Andrea Destradi. Il parroco racconta di avere visto il padre del bambino "in piazza Marconi a Muggia ieri verso le 21.30. Non mi sono fermato a parlare con lui perché era al telefono e stava cercando di mettersi in contatto con la mamma che non rispondeva, in casa non rispondeva nessuno".
Il parroco sostiene di avere visto "l'ultima volta insieme il padre con il figlio sabato sera a messa. I due coniugi erano separati da molti anni e, solo di recente, la donna di origini ucraine aveva avuto la possibilità di rivedere il bambino senza gli educatori". Destradi dice che la donna "aveva molte fragilità. Veniva spesso da me in parrocchia a chiedere aiuto. Voleva una casa, un lavoro ma noi, che come parrocchia aiutiamo un sacco di gente, non riuscivamo ad affrontare queste problematiche che erano di tipo medico, non bastava trovare un impiego".
"Si tratta di un dramma enorme - continua il parroco - come parrocchia la prima cosa che faremo sarà quello di pregare anche con il sindaco e il vescovo, per stringerci attorno alla famiglia. Probabilmente oggi o domani saremo in Duomo ma nessuno si poteva aspettare una cosa di questo genere", conclude.