Il 23 e il 24 novembre si voterà in Campania, in Veneto e in Puglia. Un test per gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra che vedranno contrapposti i rispettivi candidati. In Campania, il candidato del centrosinistra sarà Roberto Fico, ex presidente della Camera e figura di punta del Movimento 5 Stelle, sostenuto anche dal Pd, con il via libera del governatore uscente Vincenzo De Luca, e da AVS. Della coalizione faranno parte altre forze come il Partito Repubblicano Italiano ma non Azione, con Carlo Calenda che ha messo in chiaro che potrebbe sostenere anche un candidato di centrodestra. Lo sfidante di Fico nel centrodestra sarà il viceministro agli Affari esteri e coordinatore dell'Esecutivo di Fratelli d'Italia Edmondo Cirielli. In Veneto, dove Luca Zaia come De Luca in Campania non può correre per il terzo mandato, il centrodestra ha deciso di puntare su Alberto Stefani, giovane deputato, vicesegretario della Lega. Il centrosinistra ha scelto Giovanni Manildo (Pd), avvocato ed ex sindaco di Treviso, per tentare la riconquista di una regione storicamente guidata dal centrodestra. Anche in Puglia, niente terzo mandato per il Governatore Michele Emiliano. Il centrosinistra ha scelto Antonio Decaro, del Pd, ex sindaco di Bari e forte del record di preferenze alle ultime europee. Nel centrodestra la scelta è caduta su Luigi Lobuono, imprenditore che nel 2004 da presidente della Fiera del Levante era sceso in campo per la corsa a sindaco di Bari, sconfitto proprio da Michele Emiliano. Si arriva alla nuova tornata elettorale dopo i risultati usciti dalle urne in Toscana, nelle Marche e in Calabria. Tutti rieletti i presidenti uscenti. Eugenio Giani (Partito Democratico) è stato rieletto a larga maggioranza alla guida della regione Toscana. Il candidato del centrosinistra, sostenuto anche dal Movimento 5 Stelle, ha ottenuto il 53,9 per cento dei voti, superando il sindaco di Pistoia e candidato del centrodestra Alessandro Tomasi (Fratelli d’Italia), fermo al 40,9 per cento. I risultati delle elezioni regionali nelle Marche e in Calabria, con la conferma dei governatori uscenti di centrodestra Francesco Acquaroli e Roberto Occhiuto, sono stati più larghi nelle proporzioni rispetto a quanto attendesse la maggior parte degli analisti. Il distacco tra i candidati di centrodestra e centrosinistra si è attestato rispettivamente a 8 punti percentuali (54,2% Acquaroli contro 44,2% Ricci) e a più di 15 punti percentuali (57,2% Occhiuto, 41,7% Tridico). Da segnalare il pessimo dato dell’affluenza, che sta diventando una costante di tutte le tornate elettorali: nelle Marche si è fermata al 50% (un cittadino su due non ha votato); in Calabria è stata pari al 43,1% (questo significa che non hanno votato circa sei cittadini su dieci tra gli aventi diritto di voto); in Toscana si è attestata al 47,7 per cento, con un calo di quindici punti rispetto al 2020.