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Da 'Ciao Checca' alla Maremma, fondatore marchio romano punta su km zero

29 settembre 2023 | 14.39
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Contaldi La Grotteria ha rilevato una tenuta di 113 ettari per fare ristorazione e hotelling di qualità con prodotti propri e struttura Nzeb

Il casale della tenuta Le Caprarecce - (Foto Ufficio stampa)
Il casale della tenuta Le Caprarecce - (Foto Ufficio stampa)

Imbandisce tavola in maremma il fondatore di 'Ciao Checca', il marchio romano legato al food vegano e vegetariano. Nicola Contaldi La Grotteria, dopo aver ceduto la proprietà e lasciato la sua carica nella società capitolina, punta ora alla ristorazione e all’hotelling di qualità, in Maremma: nelle campagne di Saturnia, ha rilevato una tenuta di 113 ettari con un casale di 400 metri quadrati, che punta a riqualificare per farne un relais di lusso all’insegna del green e dei prodotti a chilometro zero, in collaborazione con Slow Food, già riferimento per l'attività di 'Ciao Checca'.

“Stiamo portando avanti uno studio filologico sull’agricoltura tradizionale, quindi biologica, e sulle antiche sementi – spiega l’imprenditore romano –. Per quanto riguarda la zootecnia, ci concentreremo sulla cinta senese e comunque sulle specie autoctone. Dobbiamo anche condurre un’opera di riqualificazione e rigenerazione di un suolo che è abbandonato da oltre 20 anni: questo sarà decisivo anche nell’ottica del contrasto al dissesto idrogeologico. Senza dimenticare il necessario rimboschimento allo scopo di assorbire la Co2: su questo fronte ci faremo supportare da un partner scientifico”.

Il casale, dotato di sette camere doppie e piscina, sarà dedicato all’ospitalità di lusso, ma la ristrutturazione avverrà all’insegna del ‘Nearly zero-emission building’ (Nzeb). Il nome attuale della tenuta è ‘Podere Le Caprarecce’, ma Contaldi La Grotteria annuncia: “Lo cambieremo esaltando i riferimenti alle radici etrusche e al concetto di fecondità. Ma soprattutto rispetteremo i cicli e persino la meravigliosa lentezza della natura che non va sfruttata per ottenerne la massima resa, ma custodita e tramandata alle prossime generazioni”.

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