Ipereosinofilia complessa, esperte: "Per diagnosi serve team multidisciplinare"
Al 'Ready to Hes' primo documento per la gestione della patologia per cui è disponibile un nuovo trattamento
Al 'Ready to Hes' primo documento per la gestione della patologia per cui è disponibile un nuovo trattamento
Esperti a confronto su questa patologia rara. Brussino, “La diagnosi prevede la disamina dell'interessamento d'organo anche in assenza di una sintomatologia caratteristica a carico di quell'organo. Si tratta quindi di una diagnosi di esclusione, che richiede tempo e attenzione, da un lato per definire la causa dell'ipereosinofilia e dall'altro per definire l'estensione dell'interessamento d'organo. Per questo motivo è fondamentale creare dei team multidisciplinari che collaborino al fine di un co...
Sindrome ipereosinofila: il Ready to HES 2024, ospitato a Torino, si pone l’obiettivo ambizioso di differenziare e inquadrare correttamente la malattia, offrendo un modello di approccio metodologico per la raccolta di esperienze cliniche a livello nazionale. "La diagnosi è complessa, richiede tempo, attenzione – spiega la prof. Luisa Brussino, Direttore SCDU Immunologia e Allergologia dell’A. O. Mauriziano di Torino – Per questo è fondamentale creare team multidisciplinari che collaborino al fi...
Sindrome ipereosinofila: il Ready to HES 2024, ospitato a Torino, si pone l’obiettivo ambizioso di differenziare e inquadrare correttamente la malattia, offrendo un modello di approccio metodologico per la raccolta di esperienze cliniche a livello nazionale. "Oggi abbiamo a disposizione un anticorpo che agisce nei confronti dell'interleuchina 5, che è un po' il fattore che determina la crescita degli eosinofili – afferma la dott.ssa Cristina Papayannidis, Dirigente medico dell’IRCCS A.O.U. di Bo...