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Agricoltura, De Carlo (Fdi): "Sostenibilità sia anche sociale ed economica"

Così il presidente della Commissione Agricoltura del Senato,intervenendo al convegno 'La transizione ecologica-energetica nel settore agroalimentare: strumenti, best practices, politiche a supporto' realizzato a Roma da Nomisma

Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato
Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato
30 gennaio 2024 | 19.39
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"Noi crediamo in un approccio diverso che non è di quelli che abdicano e smettono di produrre per non inquinare ma di coloro che vogliono produrre di più e meglio. Crediamo si debba lavorare usando sempre meno chimica ma dando tempi e modo per arrivare a farlo con una sostenibilità che non può essere solo ambientale ma deve essere necessariamente anche sociale ed economica". Così Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato, intervenendo al convegno 'La transizione ecologica-energetica nel settore agroalimentare: strumenti, best practices, politiche a supporto', realizzato a Roma da Nomisma, in collaborazione con Philip Morris Italia.

"Se oggi si protesta in Germania e in Francia è perché qualcuno ha avuto il coraggio di mettere in discussione quelli che sembravano assiomi - ha spiegato De Carlo -. E cioè che l'agricoltura inquina e che quindi bisogna smettere di produrre e approvvigionarsi in luoghi dove costa tutto meno. Se oggi c'è malessere e disagio è perché per vent'anni si è pensato di poter produrre da altre parti e quindi l'agricoltore è stato incentivato a smettere di produrre o a trasformarsi in qualcosa di alternativo rispetto al produttore".

"La nostra è anche una questione di comunicazione - ha proseguito - perché dobbiamo imparare a comunicare le questioni agricole altrimenti saremo sempre sulla difensiva rispetto a chi, ideologicamente, per giustificare processi economici, utilizza una narrazione sbagliata. Dobbiamo spiegare che l'agricoltore è il custode del creato e che oggi le imprese agricole non solo non sono inquinatrici ma addirittura svolgono una funzione di cattura di CO2, nella maggior parte dei casi. Le nostre imprese, quelle che hanno fatto innovazione, hanno giù dimostrato la sensibilità dell'agricoltura su questi temi, e lo hanno fatto perché sapevano che investire sulle rinnovabili significava spendere meno per l'energia", ha aggiunto. Infine, rispondendo a un intervento che faceva notare l'importanza di una presenza del settore agricolo al tavolo della decima Conferenza delle Parti della Framework convention on tobacco control in programma a Panama a febbraio, De Carlo ha chiosato con una battuta: "Una volta c'era l'uomo all'Havana. Se volete mandarmi a Panama a difendere gli interessi agricoli sono sempre disponibile", ha concluso.

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