cerca CERCA
Martedì 30 Aprile 2024
Aggiornato: 00:18
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Anchor Brewing, da lavoratori offerta per salvare più antico birrificio artigianale Usa

22 luglio 2023 | 14.28
LETTURA: 3 minuti

(Fotolia)
(Fotolia)

Dai lavoratori di Anchor Brewing, il più antico birrificio artigianale degli Stati Uniti, arriva uno spiraglio di salvezza. I dipendenti, infatti, hanno presentato un'offerta per cercare di salvare l'azienda nata a San Francisco nel 1896 che ha annunciato il 12 luglio scorso che avrebbe chiuso i battenti. I lavoratori puntano a rilevare l'azienda e a gestirla come una cooperativa. Un portavoce del gruppo, Sam Singer ha confermato la manifestazione di interesse per l'azienda scrive oggi il 'Washington Post'.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la pandemia ma anche l'inflazione e un mercato troppo competitivo. "Il colpo di grazia è stata la pandemia", ha spiegato Sam Singer, il portavoce di Anchor Brewing al 'New York Times' lo scorso 13 luglio in occasione dell'annuncio della chiusura: "Il 70% della nostra produzione era venduta nei bar e nei ristoranti". E questo nonostante Anchor Brewing fosse sopravvissuta al devastante terremoto di San Francisco del 1906 (fu distrutta dagli incendi che si diffusero in seguito al sisma), al proibizionismo (ha chiuso per 13 anni riaprendo nel 1933) e alle due guerre mondiali. Nel 2021 l'azienda ha cercato di invertire la rotta cambiando il proprio marchio e iniziando a vendere le birre negli alimentari "ma i risultati non hanno compensato la significativa perdita delle vendite". In un ultimo e disperato tentativo di rimanere a galla, Anchor Brewing, scrive il quotidiano Usa, ha cercato di limitare le sue vendite in California e ha rinunciato a produrre la 'Christmas ale'. Ma le uscite hanno continuato a superare i ricavi. "La verità è che Anchor ha finito i soldi, e ha finito il tempo", ha sottolineato Singer. Il birrificio, ha spiegato Singer al 'San Francisco Chronicle', "stava perdendo milioni di dollari all'anno. Le pressioni economiche hanno reso l'azienda non più sostenibile".

Ma ora la luce in fondo al tunnel potrebbe arrivare grazie all'iniziativa dei lavoratori di Anchor Brewing, il birrificio che era stato acquistato dalla compagnia giapponese Sapporo nel 2017 per 85 milioni di dollari: "Non stiamo chiedendo un sussidio o un elemosina. Tutto ciò che vogliamo è avere una buona possibilità di poter continuare a fare il nostro lavoro, produrre la birra che amiamo e mantenere aperta questa storica istituzione", spiegano i dipendenti in una lettera visionata dal 'Washington Post'.

"È ora di mettere alla prova l'amore di tutti per questo marchio", ha twittato il sindacato dei lavoratori Anchor Union, chiedendo un sostegno pubblico alla loro offerta. "Risolviamolo insieme e riportiamo in vita ciò che abbiamo quasi perso", ha detto. Il sindacato in precedenza aveva criticato il gruppo giapponese Sapporo per non aver capito come gestire il marchio e un ottimo prodotto. Oltre all'offerta dei lavoratori ci sarebbero comunque altre offerte che saranno consegnate al liquidatore che prenderà la decisione finale. "È incoraggiante vedere così tanti soggetti farsi avanti per portare avanti la tradizione di un'iconica azienda e birra di San Francisco", ha sottolineato Singer in una dichiarazione.

L'investitore Mike Walsh, che vive a pochi isolati dal birrificio, ha detto alla Nbc Bay Area che quasi 30 persone sono interessate a unirsi a lui per fare un'offerta interessante. "Non mi aspettavo di avere raccogliere così tanti interessi" ha detto Walsh.

La storia di Anchor Brewing è sempre stata particolarmente tormentata. Il birrificio che sarebbe successivamente diventato Anchor fu costruito durante la corsa all'oro della California da Gottlieb Brekle arrivato dalla Germania e che iniziò a produrre birra a San Francisco. Nel 1896, Ernst F. Baruth e suo genero, Otto Schinkel, Jr., acquistarono il vecchio birrificio, creando Anchor Brewing. Dopo la morte di Baruth e Schinkel, il birrificio fu gestito da Joseph Kraus e August Meyer fino a quando il proibizionismo costrinse il birrificio a chiudere. Anchor chiuse nel 1959, ma fu acquistato e riaperto l'anno successivo in una nuova sede da Lawrence Steese. A rischio chiusura nel 1965, Frederick Louis 'Fritz' Maytag III acquistò il birrificio salvandolo. Nel 2010, Maytag ha venduto l'azienda agli ex dirigenti della vodka Skyy Keith Greggor e Tony Foglio, di Novato, in California, che progettavano di espandere l'attività di Anchor mantenendo l'impegno di una produzione artigianale. Nel 2017, infine, è arrivata l'acquisizione del birrificio da parte del gruppo giapponese Sapporo per 85 milioni di dollari.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza