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Cybersecurity: "Imprese sotto attacco, si teme escalation", l'allarme di Aipsa

In un anno gli attacchi informatici sono triplicati e solo il 14% delle piccole e medie imprese italiane adotta un approccio strategico. L'intervista al presidente di Aipsa Alessandro Manfredini all'Adnkronos.

(Foto Afp)
(Foto Afp)
20 ottobre 2023 | 17.08
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La Rete italiana è sotto attacco degli hacker, nel giro di un anno gli attacchi informatici sono triplicati segnando + 169%. E "con lo scoppio del conflitto a Gaza, si teme un’ulteriore escalation" per le aziende italiane che hanno interessi all'estero, in Medio Oriente e anche nel Nord Africa. E' l'allarme lanciato da Alessandro Manfredini, presidente di Aipsa, l’Associazione italiana dei professionisti della security aziendale, intervistato dall'Adnkronos sul tema della sicurezza aziendale in relazione alla situazione internazionale, dal recente attacco di Hamas a Israele alle minacce degli hacker russi, dopo l'invasione dell'Ucraina.

Ed è così che le piccole e medie imprese stanno alzando i livelli di vigilanza attiva per difendersi dagli attacchi. E anche se "crescono in parallelo gli investimenti in cyber defense (+18% da parte delle imprese nel 2022 rispetto al 2021) il gap da coprire rimane ampio" aggiunge Manfredini. Infatti, solo il 14% delle piccole e medie imprese italiane adotta un approccio strategico nell’affrontare le minacce cibernetiche, secondo il primo rapporto Cyber Index Pmi 2023, dell'Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano, promosso da Confindustria e Generali e con la partnership dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn). "Nelle aziende italiane, in particolare nelle pmi, c'è un responsabile dei sistemi informativi che si occupa anche di sicurezza informatica ma servirebbero professionalità dedicate a determinati aspetti".

Anche se "crescono in parallelo gli investimenti in cyber defense (+18% da parte delle imprese nel 2022 rispetto al 2021) il gap da coprire rimane ampio" aggiunge Manfredini. "Nelle aziende italiane, in particolare nelle pmi, c'è un responsabile dei sistemi informativi che si occupa anche di sicurezza informatica ma servirebbero professionalità dedicate a determinati aspetti. Bisognerebbe quindi valorizzare il security manager all'interno dell'organizzazione aziendale e avere nei board un consigliere di amministrazione che abbia sensibilità sul tema della transizione digitale e quindi anche sulla sicurezza".

"Un attacco informatico può bloccare la produttività di un'impresa - rimarca Manfredini - oggi ci vuole un approccio imprenditoriale non solo per le attività 'core' ma anche sui processi di digitalizzazione e di sicurezza informatica". (di Cristina Armeni).

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