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Francia, insegnante mostra quadro di Cesari con donne nude: scoppia la protesta

È successo nella scuola media Jacques-Cartier di Issou, cittadina alla periferia di Parigi. Genitori e studenti si sono lamentati che l'insegnante aveva fatto dichiarazioni razziste e islamofobe

'Diana e Atteone' del pittore Giuseppe Cesari
'Diana e Atteone' del pittore Giuseppe Cesari
12 dicembre 2023 | 14.03
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In Francia scoppia la polemica dopo che un insegnante di prima media ha presentato durante la sua lezione di francese il quadro 'Diana e Atteone' del pittore Giuseppe Cesari, uno dei maggiori esponenti del tardo manierismo.

Il quadro della discordia rappresenta un passaggio delle Metamorfosi di Ovidio durante il quale Atteone sorprende la dea Diana e le ninfe durante un bagno. A scatenare la protesta degli studenti della scuola elementare di primo grado 'Jacques-Cartier d'Issou' nel dipartimento delle Yvelines (in periferia di Parigi) erano le donne nude rappresentate dal pittore. Alcuni studenti, infatti, giovedì scorso si sono detti scioccati dalla presenza di cinque donne nude e si sono lamentati con la coordinatrice sostenendo inoltre che l'insegnante aveva fatto delle dichiarazioni razziste e islamofobe. Una versione, quest'ultima, che è stata contestata dal rettorato di Versailles.

Di fronte a questa polemica e anche a causa del fatto che l'Accademia è la stessa in cui insegnava Samuel Paty, l'insegnante assassinato il 16 ottobre 2020 per aver mostrato ai suoi studenti alcune caricature di Maometto del 2012 tratte dal giornale satirico 'Charlie Hebdo', gli insegnanti hanno deciso di protestare e da venerdì scorso hanno esercitato il loro 'droit de retrait' (diritto di recesso, ndr) che permette in Francia al dipendente di rifiutare di riprendere il lavoro di fronte a una situazione di 'pericolo grave e imminente per la propria vita o la propria salute' in attesa di trovare un accordo con il proprio datore di lavoro.

Il genitore di uno studente, ha riferito la segretaria generale del sindacato degli insegnanti Snes-Fnsu, Sophie Vénétitay a 'Le Monde', "ha inviato una e-mail al preside della scuola sostenendo che suo figlio non aveva avuto il diritto di esprimersi durante 'l'ora di vita in classe' (che è stata introdotta in Francia nel 2002 per favorire il dialogo tra studenti e insegnanti) e minacciando il preside di querela". In un'accademia particolarmente sensibile dopo la morte di Paty, "queste proteste di classe insieme alle bugie degli studenti hanno avuto un eco particolarmente negativo tra gli insegnanti".

Il rettore e il suo vice sono in malattia dopo questo incidente. Gli studenti, ha riferito il rettorato di Versailles, hanno ritirato le loro dichiarazioni e si sono scusati ma questo incidente "è l'ennesima goccia d'acqua dopo settimane in cui il clima nelle scuole si è deteriorato", rileva Vénétitay riferendosi alle violenze tra studenti e una carenza del personale scolastico. Intanto il ministro dell'Istruzione, Gabriel Attal ha deciso oggi l'avvio di un "procedimento disciplinare nei confronti degli studenti che sono stati responsabili di questa situazione e che d'altronde hanno riconosciuto i fatti".

Sgarbi: "Potesta frutto ignoranza e varie forme di Cancel culture"

Le proteste "sono pretestuose, frutto dell'ignoranza e delle varie forme di 'Cancel culture', 'Me Too'.... E' un'assoluta stronz... Se non si potessero esporre nudità bisognerebbe chiudere tutti i musei a partire degli Uffizi che ad esempio espone la Venere de' Medici"afferma all'Adnkronos è il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi. "'Diana e Atteone' di Giuseppe Cesari, detto il Cavalier D'Arpino, è un soggetto - sottolinea Sgarbi - che non può essere in alcun modo discusso né da studenti né da qualcun altro perché fa parte della Storia. Sarebbe come discutere la Venere di Tiziano, la Venere di Milo. E' la prova di un'ignoranza profonda di alcuni studenti che scambiano il soggetto per la forma. Quindi si tratta di un equivoco gravissimo che è prova dell'ignoranza. Pari a quella per cui si ritiene un capolavoro assoluto la Venere degli stracci di Pistoletto che è stata bruciata e che è semplicemente una copia. Si tratta sempre di equivoci. Uno chiama capolavoro e condanna uno per aver bruciato una scenografia", aggiunge il sottosegretario.

Per Sgarbi, quindi, "è frutto di demenza e ignoranza contestare un dipinto che è del Maestro di Caravaggio, che è un'opera storica di assoluta importanza. Nato ad Arpino, Cesari è uno dei grandi pittori del '500-'600 italiano. Il tema del mito di Atteone è un tema assoluto rappresentato anche da Parmigianino. Grande parte dei quadri che mostrano nudità sono capolavori universali. Sono rimasti scioccati dalla loro stupidità", sottolinea il sottosegretario. "Arpino di cui sono sindaco e che sta facendo una mostra sul Cavaliere d'Arpino sarebbe molto felice di esporre un'opera come quella. 'Diana e Atteone' è un soggetto meraviglioso", conclude Sgarbi.

ministro Istruzione francese: "Non accetterò che ci si rifiuti di guardare dipinto"

"Il ruolo della scuola francese è formare dei cittadini della Repubblica. La nostra scuola ci sono delle radici: c'è la laicità, l'uguglianza tra gli uomini e le donne e c'è il rispetto dell'autorità degli insegnanti. E anche se qualcuno cerca di mette in discussione queste radici o cerca di sradicare la nostra scuola le nostre radici sono solide e sostenute da insegnanti che formano i cittadini della nostra Repubblica e che democratizza il sapere al servizio del nostro Paese e della nostra Repubblica", dice il ministro dell'Istruzione francese, Gabriel Attal nel corso del 'Question Time'. "L'ho detto ieri agli insegnanti della scuola 'Jacques-Cartier d'Issou. Non accetterò mai che nella scuola della Repubblica ci si rifiuti di guardare un quadro, che ci si tappi le orecchie a lezione di musica, che non si rispetti l'autorità di un insegnante", aggiunge ancora Attal. "Non prendo delle posizioni ma prendo delle decisioni ed è per questo che ho vietato l'Abaja (l'undumento femminile utilizzato in alcuni paesi musulmani, ndr) nelle scuole e che faccio rispettare questo divieto. E' per questo che ho deciso di sanzionare gli studenti che hanno protestato durante l'omaggio a Samuel Paty e a Dominique Bernard (il professore ucciso ad ottobre scorso ad Arras, ndr). E' per questo che gli studenti della scuola responsabili di questa protesta saranno sanzionati e che questa mattina ho avviato una procedura disciplinare nei confronti di 3 studenti all'origine di questa situazione", sottolinea il ministro.

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