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Razzi da Gaza su Israele, congelati negoziati per tregua

12 maggio 2023 | 07.46
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Stamattina raid dell'Idf su obiettivi della Jihad Islamica, dalla Striscia razzi su Eshkol, Sufa, Nir Itzhak, Holit, Sdeh Avraham e la zona di Gerusalemme

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

Sono stati congelati i negoziati per il raggiungimento di un cessate il fuoco tra israeliani e palestinesi, avviati con la mediazione egiziana, dopo il lancio di nuovi razzi dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. Lo scrive il Times of Israel citando una ''importante fonte diplomatica israeliana'' a condizione di anonimato. Israele, ha aggiunto la fonte, promette una risposta "significativa" al lancio di razzi. "E se abbiamo bisogno di intensificare, lo faremo", prosegue la fonte.

Le forze della Difesa israeliana (Idf) hanno condotto nuovi raid aerei questa mattina contro avamposti della Jihad Islamica nella Striscia di Gaza, distruggendo alcuni lanciarazzi. L'attacco è stato effettuato nell'ambito della operazione 'Scudo e Freccia' entrata nel suo quarto giorno. Lo ha confermato un portavoce dell'Idf ricordando che dall'inizio dell'operazione sono stati colpiti 215 obiettivi della Jihad Islamica nell'enclave palestinese.

Stamane sono quindi suonate le sirene di allarme nella regione di Eshkol nel sud di Israele, dopo 13 ore senza lancio di razzi dalla Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente N12 citando funzionari del Consiglio regionale di Eshkol, secondo i quali sono stati lanciati 15 razzi dall'enclave palestinese verso le città di Eshkol, Sufa, Nir Itzhak, Holit, e Sdeh Avraham. Non si hanno notizie di feriti o di danni.

La Jihad Islamica ha poi rivendicato il lancio di razzi verso il sud di Israele e la zona di Gerusalemme. Il gruppo ha anche sostenuto di aver lanciato razzi verso Tel Aviv, ma né qui né nelle vicinanze le sirene di allarme sono suonate. L'attacco, spiega la Jihad islamica, arriva in risposta agli "assassini e alla continuata aggressione contro il popolo palestinese". Nel lancio di razzi sull'area di Gerusalemme, uno è atterrato vicino all'insediamento di Bat Ayin in Cisgiordania. Lo riporta il Times of Israel. Il comune di Beit Shemesh afferma che nessun razzo è atterrato all'interno della città dopo che le sirene avevano suonato.

Le Idf hanno quindi condotto nuovi raid aerei contro obiettivi della Jihad Islamica dopo il lancio di razzi dall'enclave palestinese, afferma un portavoce delle Idf aggiungendo che verranno successivamente forniti i dettagli degli obiettivi colpiti.

E' salito intanto a 31 palestinesi morti e 95 feriti tra cui alcuni gravi il bilancio dei raid aerei condotti dall'esercito israeliano su postazioni della Jihad Islamica nella Striscia. Lo rende noto il ministero della Sanità di Hamas, che governa la Striscia di Gaza, spiegando che tra le vittime si contano donne e minori. Ad aggravare il bilancio è la morte, questa mattina, di un palestinese di 32 anni rimasto gravemente ferito in un raid aereo condotto sulla città di Ezbet Abd Rabo nel nord della Striscia di Gaza. Lo confermano fonti mediche dell'ospedale indonesiano dove era ricoverato.

Nessun razzo era stato lanciato, dalle 22 di ieri, dalla Striscia di Gaza verso Israele. Condizione che faceva ben sperare in un accordo sul cessate il fuoco dopo tre giorni di intensi scontri tra le Forze della sicurezza israeliane e la Jihad islamica palestinese.

Il Times of Israel scriveva che nella notte sono intanto continuati i negoziati per un cessate il fuoco con la mediazione egiziana, dopo che sembravano sul punto di collassare. La parte egiziana si era detta ottimista sull'esito dei colloqui. Ma l'alto dirigente della Jihad Islamica Ihsan Ataya ha frenato questa mattina l'entusiasmo egiziano dicendo che ''non può fornire garanzie'' perché Israele mostra ''scarso impegno''.

Intanto nella notte il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tenuto un incontro con i vertici dell'Idf a Tel Aviv. Al termine dell'incontro i media in lingua ebraica hanno citato l'ufficio di Netanyahu secondo il quale l'operazione militare israeliana a Gaza sarebbe andata avanti ''per tutto il tempo necessario'' e per ''infliggere alla Jihad islamica il prezzo della sua aggressione contro i cittadini israeliani''. Channel 12 ha riferito che tutti i partecipanti all'incontro hanno convenuto che gli obiettivi a Gaza erano stati raggiunti.

Diversi media hanno riferito che sarebbero continuati i raid aerei israeliani contro la Striscia di Gaza per fare pressione sulla Jihad Islamica in modo che accettasse l'accordo sul cessate il fuoco.

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