cerca CERCA
Sabato 18 Maggio 2024
Aggiornato: 14:53
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Hamas rilascia 14 ostaggi, trasferiti in Israele dopo consegna a Croce Rossa

Si lavora per estendere la tregua, ma Israele non sarebbe disposto ad andare oltre domenica 3 dicembre. Idf approvano nuova fase della guerra a Gaza: "Pronti dopo tregua". Media: "Morto il neonato rapito Kfir, aveva 10 mesi". Ma Stato ebraico non conferma

Cartelli per gli ostaggi di Hamas - Afp
Cartelli per gli ostaggi di Hamas - Afp
29 novembre 2023 | 07.25
LETTURA: 10 minuti

Altri 14 ostaggi, 10 israeliani e 4 thailandesi, sono stati consegnati da Hamas alla Croce rossa nella Striscia di Gaza, prima di essere trasferiti in Israele. Lo comunica l'Idf, secondo quanto riporta The times of Israel. Tra gli ostaggi rilasciati c'è anche Liat Atzili, la donna è il secondo ostaggio con cittadinanza americana ad essere liberato durante la tregua in corso. La donna "è al sicuro in Egitto. Ha attraversato il confine. Ho parlato con sua madre e suo padre, sono molto riconoscenti", ha commentato il presidente Usa Joe Biden. La donna "presto tornerà a casa con i suoi tre figli".

In precedenza, Hamas aveva rilasciato due cittadini con doppia cittadinanza russo-israeliana, Yelena Trupanov e sua madre Irena Tati. I 10 israeliani rilasciati questa sera sono: Raz Ben Ami, Yarden Roman, Liat Atzili, Moran Stela Yanai, Liam Or, Itay Regev, Ofir Engel, Amit Shani, Gali Tarshansky e Raaya Rotem.

Si tratta del sesto gruppo di ostaggi liberato durante la tregua prolungata lunedì scorso e che nelle prossime ore dovrebbe terminare.

Il rilascio è avvenuto in ritardo, un ritardo dovuto a 'problemi tecnici' che dovrebbero essere risolti hanno riferito fonti israeliane a conoscenza dei negoziati, secondo quanto riferisce Haaretz.

Sono intanto in corso sforzi diplomatici per estendere i giorni di cessate il fuoco: secondo i termini dell'accordo, infatti, lo stop potrebbe allungarsi fino a un totale di 10 giorni, compresi i primi quattro, se Hamas rilascerà almeno altri 10 ostaggi al giorno, mentre Israele libererà altri detenuti della sicurezza in un rapporto di tre prigionieri per ogni ostaggio.

Lo Stato ebraico - che non sarebbe disposto ad andare oltre il 3 dicembre - starebbe cercando intanto di valutare "se esista una possibilità" di prorogare la pausa nelle ostilità con Hamas. Ad affermarlo un funzionario israeliano di alto livello citato dalla Cnn, dopo che il Qatar si è detto "molto ottimista" sulle possibilità che venga annunciata nelle prossime ore una proroga. La fonte ha ripetuto che Israele ritiene che non tutti gli ostaggi a Gaza siano attualmente nelle mani di Hamas. "Sappiamo che qualunque cosa decida (il capo di Hamas Yahya) Sinwar, poi accade - ha detto - Può toglierli dalle mani di altre fazioni e assicurare che l'accordo sia attuato interamente".

Secondo una fonte diplomatica citata lunedì dalla Cnn, più di 40 delle persone prese in ostaggio in Israele durante il terribile attacco del 7 ottobre di Hamas non sono nelle mani del gruppo.

Israele respinge intanto davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite gli appelli a un cessate il fuoco permanente a quasi due mesi dall'inizio delle ostilità. "Chiunque sostenga un cessate il fuoco di fondo sostiene di fondo il continuo regno del terrore di Hamas a Gaza", ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, secondo il quale con un cessate il fuoco Israele non potrebbe proteggere i suoi cittadini.

L'ambasciatore ritiene non si possa chiedere un cessate il fuoco e al contempo affermare di cercare una soluzione al conflitto. "Hamas ha dichiarato pubblicamente, lo avete visto tutti, che ripeterà il 7 ottobre fin quando Israele non esisterà più - ha affermato l'ambasciatore - Come rispondereste e difendereste i vostri cittadini da una così chiara minaccia con un cessate il fuoco?". Per Erdan tutto potrebbe finire solo se Hamas consegnasse tutti gli ostaggi e tutte le persone coinvolte nell'attacco del 7 ottobre.

Idf approvano nuova fase guerra a Gaza: "Pronti dopo tregua"

Il capo di stato maggiore delle Idf (le Forze di difesa israeliane), il tenente generale Herzi Halevi, ha approvato intanto la fase successiva della guerra nella Striscia di Gaza, che riprenderà dopo la tregua. In particolare, come si legge in una nota dell'Idf, durante un incontro nel quartier generale del comando meridionale a Beersheba Halevi ha dato il suo via libera alla ripresa dell'operazione di tregua al termine della tregua. ''Sappiamo cosa è necessario fare e siamo pronti alla fase successiva'', ha dichiarato Halevi.

Blinken: "Faremo possibile per estendere tregua"

"Faremo il possibile per estendere la tregua a Gaza", in modo da permettere che gli ostaggi vengano liberati e gli aiuti umanitari arrivino alla popolazione della Striscia. All stesso tempo "dobbiamo essere sicuri che il 7 ottobre non accada mai più", ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken al termine della ministeriale Nato a Bruxelles. Fin da quando si è insediata, l'amministrazione Biden è stata a favore di una soluzione di pace con due stati, ma si tratta di un processo da portare avanti, ha detto Blinken rispondendo alle domande dei giornalisti. Ora bisogna occuparsi anche "del giorno dopo" a Gaza, della "governance, la sicurezza e la ricostruzione" dopo il conflitto. E poi del giorno "ancora dopo", con una pace globale e durevole.

Qatar: "Molto ottimisti su proroga tregua"

Il Qatar è "molto ottimista" sulle possibilità che venga annunciata nelle prossime ore una proroga della tregua tra Israele e Hamas, dopo l'atteso rilascio di un sesto gruppo di ostaggi. Lo ha detto alla Cnn un portavoce del ministero degli Esteri, confermando negoziati in corso. "Speriamo che nell'arco di poche ore avremo il rilascio dell'ultimo gruppo (di ostaggi) e anche che riusciremo ad annunciare una proroga - ha detto alla rete americana il portavoce Majed Al-Ansari - Siamo molto ottimisti sul fatto che oggi avremo buone notizie da condividere".

Secondo Al-Ansari, che ha riferito di negoziati in un "clima positivo" anche se "parliamo di una zona di guerra con molte complicazioni sul campo", un'eventuale proroga sarebbe con gli stessi criteri dei precedenti accordi. Il portavoce ha aggiunto che la questione del rilascio degli uomini adulti e dei soldati delle Idf in ostaggio è oggetto delle trattative e che potrebbero essere rilasciati nel prossimo futuro.

"Abbiamo dato priorità a coloro che tra gli ostaggi sono più a rischio, ovvero donne e bambini - ha aggiunto - Andiamo verso il rilascio di civili di sesso maschile e poi verso colloqui più lunghi riguardo i soldati".

Media: "Morto neonato Kfir con fratellino e mamma". Israele non conferma

Ma secondo quanto reso noto dalle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, in comunicato, 3 ostaggi israeliani sono morti in un precedente raid israeliano sulla Striscia di Gaza.

Secondo i media palestinesi i tre israeliani morti sarebbero il neonato di 10 mesi Kfir Bibas, suo fratello di 4 anni, Ariel, e la madre dei due, Shiri Silverman Bibas. Lo riportano i media palestinesi, citando un comunicato delle Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas. I parenti di Shiri Bibas attendono tuttavia "che le notizie vengano verificate o auspicabilmente smentite dai militari al più presto". E' quanto affermano in una dichiarazione riportata da Haaretz. Jimmy Miller, cugino di Shiri Bibas, ha detto intanto a Channel 12 che i familiari non sono a conoscenza di altre informazioni sulla situazione, oltre all'annuncio di Hamas. Secondo Miller, "non c'è ombra di dubbio che siano arrivati vivi nella Striscia di Gaza" e Hamas "è l'unico responsabile per la loro salute" e per farli tornare a casa "vivi".

Le forze israeliane (Idf) hanno già fatto sapere di essere al lavoro per "valutare l'attendibilità" della notizia, diffusa dal braccio armato di Hamas.

Ancora 159 ostaggi a Gaza

Sono 159 gli israeliani tenuti ancora in ostaggio da Hamas e da altri gruppi a Gaza. Lo ha riferito un portavoce delle Forze di difesa israeliane.

Finora, invece, sono stati rilasciati 96 ostaggi. Sessanta israeliani (alcuni con doppia cittadinanza) sono stati liberati nel quadro dell'accordo on Hamas insieme a 20 sono stranieri. Inoltre sono stati rilasciati quattro donne un cittadino russo-israeliano al di fuori dell'accordo con Israele, mentre una soldatessa è stata tratta in salvo dalle Idf.

L'esercito israeliano ha confermato che la famiglia Bibas è stata rapita dal kibbutz Nir Oz durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre.

Scontro in Cisgiordania

Il Ministero della Sanità palestinese ha reso noto che due bambini palestinesi sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco israeliani a Jenin, in Cisgiordania. Fonti locali hanno riferito all'agenzia di stampa palestinese Wafa che le forze israeliane hanno costretto i residenti del quartiere di Damj a lasciare le loro abitazioni sotto la minaccia delle armi dopo aver distrutto case e strade nel quartiere. L'agenzia di stampa aggiunge che l'esercito ha anche bombardato una casa con un drone e che le forze israeliane hanno fermato uno dei feriti da un'ambulanza, mentre veniva trasportato in ospedale.

L'asssociazione dei Prigionieri Palestinesi (Pps) e l'Autorità per gli Affari dei Prigionieri affermano che le forze israeliane hanno arrestato 35 palestinesi in Cisgiordania nelle ultime 24 ore, compreso un bambino di 12 anni. Il numero totale delle persone arrestate dal 7 ottobre è ora superiore a 3.325, si legge in un post sulla pagina Facebook del Pps.

Erdogan: "Netanyahu passerà alla storia come il macellaio di Gaza"

Con quasi 15mila palestinesi morti nella Striscia di Gaza, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, "ha commesso una delle più grandi atrocità del secolo e passerà alla storia come il macellaio di Gaza". Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, intervendo a una riunione del suo partito, l'Akp. Il leader turco, riporta l'agenzia Anadolu, ha anche annunciato che oggi salperà verso Gaza una seconda nave turca con un carico di 1.500 tonnellate di aiuti umanitari. La Turchia, ghaa ggiunto, "intensificherà gli sforzi diplomatici per il rilascio degli ostaggi" e per un "cessate il fuoco permanente a Gaza". Parola di Recep Tayyip Erdogan.

Oms: "A Gaza si rischiano più morti per malattie che per bombe"

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, teme il rischio di epidemie a Gaza, dove "1,3 milioni di persone vivono attualmente in rifugi". "Alla luce delle condizioni di vita e della mancanza di assistenza sanitaria, le malattie potrebbero fare più vittime dei bombardamenti", ha avvertito in un post su X in cui chiede un "cessate il fuoco duraturo" a partire da "adesso" perché "per i civili è questione di vita o di morte". "Il sovraffollamento e la mancanza di generi alimentari, acqua, servizi igienico-sanitari di base, gestione dei rifiuti e accesso ai medicinali stanno portando a un numero elevato di casi di infezioni respiratorie acute (111.000), scabbia (12.000), pidocchi (11.000)", ha messo in guardia, elencando una serie di criticità dal punto di vista sanitario e avvertendo per "un aumento del rischio di epidemie".

Tregua Israele-Hamas

L'accordo tra Israele e Hamas è stato esteso lunedì per altri due giorni. Ora Hamas sta "cercando di estendere la tregua", ha dichiarato un membro dell'ufficio politico del gruppo militante si legge sulla Cnn. Ghazi Hamad ha detto che Hamas sta usando tutte le carte che ha nei negoziati. Hamas ha rilasciato ieri altri 12 ostaggi - 10 israeliani e due cittadini thailandesi, secondo quanto riferito dalle Forze di Difesa israeliane e dall'ufficio del primo ministro israeliano. Non sono stati rilasciati americani, anche se la Casa Bianca aveva detto in precedenza che si prevedeva la liberazione di due donne. La Casa Bianca ha dichiarato di sperare che alcuni americani possano essere rilasciati oggi.

I 12 sono stati trasferiti dalla Croce rossa in Egitto, attraverso il valico di Rafah. Quindi, hanno fatto rientro in patria e hanno incontrato i familiari in diversi ospedali. Con la loro liberazione sale a 85 (61 i civili israeliani) il numero degli ostaggi rilasciati negli ultimi cinque giorni nell'ambito dell'accordo tra Hamas e Israele. Gli ostaggi israeliani liberati nelle ultime ore sono Gabriela Leimberg (59 anni) Mia Leimberg (17 anni) Clara Marman (63 anni) Tamar Metzger (78 anni) Ditza Hayman (84 anni) Norlin Babdila (60 anni) Ada Sagi (75 anni) Ophelia Edith Roitman (77 anni) Rimon Kirsht (36 anni) e Merav Tal (53 anni).

Leggi anche
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza