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Russia, appello giornalisti indipendenti a Big Tech: "A breve chiusura totale spazio info, aiutateci"

"In vista elezioni presidenziali 2024, forte sospetto che anche Youtube e Telegram siano bloccati, lanciamo progetto 'ingegneri contro la dittatura'"

 - (Afp)
- (Afp)
08 giugno 2023 | 10.30
LETTURA: 3 minuti

C'è il fondato rischio che anche Youtube e Telegram, i due ultimi canali su cui può ancora circolare in Russia informazione libera, siano bloccati "molto presto, questo autunno", in vista delle elezioni presidenziali del 2024. I giornalisti indipendenti russi, insieme a Reporter senza frontiere, e con il sostegno del Premio Nobel per la pace del 2021, il direttore di Novaya Gazeta, Dmitry Muratov, si appellano ai leader del Big Tech, per chiedere il loro aiuto per fermare il progetto del Cremlino contro i pochi mezzi rimasti per distribuire contenuti.

I giornalisti chiedono alle compagnie a cui fanno capo i social ancora aperti in Russia, ma anche a ceo di quelle bandite da tempo, di stabilire un canale di comunicazione in modo da prevenire il blocco completo dello spazio informativo in Russia. Scrivono, come si legge nella lettera aperta pubblicata da Meduza, "per portare alla vostra attenzione la possibilità allarmante della chiusura totale, attesa molto presto, dello spazio informativo libero online in Russia e di invitarvi a stabilire canali con noi per costruire soluzioni per impedire che la Russia sia disconnessa dal resto del mondo".

"I regimi totalitari distruggono i media indipendenti per stabilire controllo sulle società attraverso la propaganda. Non si tratta più solo di censura di singole pubblicazioni e messaggi. E' qualcosa di nuovo, globale. Pericolosi tentativi sono in atto per distruggere i mezzi stessi per rendere disponibili contenuti ai cittadini. Ora in Russia l'intera infrastruttura della trasmissione di contenuti è minacciata di distruzione, in modo particolare Youtube e Wikipedia. Gli ingegneri oggi possono aiutare i media indipendenti e la società russa. Possono individuare e attuare metodi affidabili e algoritmi per preservare Youtube, Wikipedia e le Vpn. La libertà di espressione oggi dipende dalla tecnologia. Abbiamo bisogno di mettere in campo l'iniziativa congiunta: "ingegneri contro la dittatura"", ha scritto Muratov.

Nella lettera indirizzata fra gli altri a Mark Zuckerberg, Tim Cook, Pavel Durov, Neal Mohan, Satya Nadella, Elon Musk, si sottolinea come le autorità russe stiano preparandosi per la rielezione di Putin nel 2024. "Con l'avvicinarsi della stagione elettorale, le autorità saranno sempre più intolleranti a qualsiasi discorso che contraddica la narrativa ufficiale del Cremlino". Già questo autunno, "più di 140 milioni di persone potranno essere ostaggio dell'apparato della propaganda di stato". Telegram e Youtube sono le uniche due piattaforme ad essere sopravvissute parzialmente alla purga contro l'informazione libera iniziata ben prima dell'invasione dell'Ucraina e in cui "i giornalisti russi possono provare a informare i loro concittadini della realtà della guerra che Putin porta avanti a loro nome".

"I social network, i motori di ricerca, e le applicazioni di configurazione, sono le vie di uscita a un mondo informativo aperto. E' essenziale reintegrarle, altrimenti i cittadini russi si ritroveranno chiusi nel buio da soli con il loro presidente. Le vostre compagnie hanno dato forma all'Internet di oggi e sapete che ci sono soluzioni tecniche che possono consentire ai vostri servizi di tornare nello spazio online russo, Domain fronting, siti Tor, la funzione mirroring, sono i più efficaci ma anche nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale devono essere strumenti potenti", sottolineando giornalisti come il direttore di Meduza, Ivan Kolpakov, la fondatrice della newsletter the Bell, Elizaveta Osentinskaya, il direttore di Dozh Tv, Tikhon Dzyadko, sollecitando "l'avvio di un dialogo fra rappresentanti di queste piattaforme con noi, in modo da lavorare insieme per costruire soluzioni che possano riconnettere i cittadini russi alla loro stampa in esilio".

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