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"Criticità bandi del Pnrr, per asili nido servono metodologie più trasparenti"

L'Ufficio parlamentare di bilancio ha presentato dei rilievi sui bandi destinati agli enti territoriali.

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21 gennaio 2022 | 07.58
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Le modalità dei bandi di assegnazione delle risorse per gli enti locali, previste dal Pnrr, presentano delle ''criticità''. In particolare, per quanto riguarda gli asili nido, andrebbero utilizzate ''metodologie più trasparenti e di immediata interpretabilità, pur mantenendo fermi gli stessi indicatori utilizzati nell’approccio seguito dal decreto ministeriale e dal bando''. I rilievi sono contenuti nel flash dell'Ufficio parlamentare di bilancio 'I bandi Pnrr destinati agli enti territoriali: obiettivi specifici e vincoli territoriali'.

Per quanto riguarda gli interventi infrastrutturali per gli asili nido, ricorda l'Upb, il decreto ministeriale individua gli importi dei finanziamenti ( 2,4 miliardi), determina la pre-allocazione delle risorse tra le singole regioni e individua i criteri di valutazione. Questa linea di intervento del Pnrr ha come obiettivo la realizzazione di circa 265.000 posti necessari a garantire, entro la fine del 2025, il superamento dell’obiettivo europeo del 33% di copertura della popolazione nella fascia 3-36 mesi.

Le modalità individuate per l'assegnazione dei bandi presentano ''criticità in termini di possibili riordinamenti della graduatoria finale dei progetti selezionati, rispetto a quella che si avrebbe in assenza di applicazione del vincolo territoriale''. Secondo l'Upb per ''ognuno degli interventi previsti, la pre allocazione è caratterizzata dalla determinazione discrezionale dei pesi allocativi associati ai vari indicatori di volta in volta utilizzati; inoltre la metodologia di determinazione dei plafond regionali varia a seconda del tipo di intervento''.

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