Presidente maison Gattinoni, "Un essere bionico nato per la comunicazione, sdoganò la moda e fu il primo a invitare l'haute couture italiana a Palazzo Chigi"
"Silvio Berlusconi era un uomo elegante, a volte sopra le righe, mai fuori luogo a parte la bandana. E poi indossava sempre e solo abiti di sarti italiani, privilegiava, il made in Italy, la cura artigianale. Pur indossando quasi sempre giacche a doppio petto, fu lui a sdoganare la camicia azzurra, senza cravatta, sull'abito blu". E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos Stefano Dominella, presidente onorario della maison Gattinoni e presidente del settore Moda, Tessile, Abbigliamento di Unindustria, che nel 2007 chiese all'allora premier Berlusconi di incontrare i rappresentanti dell'alta moda a Palazzo Chigi.
"Il premier non conosceva nulla di moda - ha aggiunto Dominella- Parlammo per alcuni minuti della differenza tra haute couture e pret-à- porter, dei giovani designer e degli artigiani di settore. Berlusconi ascoltava, prendeva nota mentalmente. Riuscì a parlare per oltre 30 minuti come se fosse del mestiere e rivolgendosi a stilisti e grandi creatori, da Balestra a Mila Schoen, come se li conoscesse da tempo. Prima della nostra breve conversazione - ha aggiunto Dominella- il premier Berlusconi sorridendo mi apostrofò, 'mi dicono che lei è un uomo di sinistra... Ma come può un uomo che ha un'azienda glamour, di lusso essere di sinistra? Lei deve venire dalla nostra parte. Quello è il suo posto'".
"Dopo Palazzo Chigi l'alta moda italiana fu invitata dall'allora presidente della Repubblica Ciampi nei Giardini del Quirinale. Berlusconi - ha concluso - era riuscito a sdoganare la moda, ad istituzionalizzarla. Un uomo bionico Silvio Berlusconi, una menta vivace, nato per la comunicazione".