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Alessio Boni porta sul Ra1 'Il Metodo Fenoglio': ''E' pazienza e tolleranza''

La nuova serie in onda da lunedì 27 novembre per quattro serate in prime time

Alessio Boni porta sul Ra1 'Il Metodo Fenoglio': ''E' pazienza e tolleranza''
21 novembre 2023 | 16.15
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"Dopo 'La Meglio Gioventù' mi hanno proposto vari ruoli di investigatori, ma li ho rifiutati perché mancava la veridicità, che invece ho trovato in questa storia. Nel personaggio che interpreto in questa fiction c’è un vero e proprio 'Metodo Fenoglio'. Pietro Feniglio ama la musica classica, odia le pistole e vuole conoscere l’essere umano''. Così Alessio Boni nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova serie tv 'Il Metodo Fenoglio - L'estate fredda' nella sede Rai di viale Mazzini, per la regia di Alessandro Casale, dove è protagonista, parla della sua esperienza sul set nei panni di Pietro Fenoglio, un maresciallo piemontese del Nucleo Operativo dell'Arma dei Carabinieri che opera a Bari e indaga sulla criminalità organizzata. Il tv movie, in onda a partire da lunedì 27 novembre per 4 serate (2 episodi a puntata), in prima serata su Rai1 e anche su Raiplay, è tratto dalla trilogia 'Il Maresciallo Fenoglio' (Einaudi) di Gianrico Carofiglio che è anche sceneggiatore dell'adattamento televisivo. Insieme a Alessio Boni, nel cast anche Paolo Sassanelli (Antonio Pellecchia), Giulia Bevilacqua (Serena Morandi), Giulia Vecchio (Gemma D’Angelo), Michele Venitucci (Vito Lopez) e Marcello Prayer (Nicola Grimaldi). Nel cast artistico anche Bianca Nappi, Betti Pedrazzi, Gianpiero Borgia, Pio Stellaccio, Francesco Foti, Alessandro Carbonara e Francesco Centorame.

'Il Metodo Fenoglio' racconta una vicenda epica della storia italiana con toni intimi e delicati. E' un viaggio all’interno di una 'zona grigia' dove diventa difficile, se non impossibile, distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Siamo nella Bari del 1991, il maresciallo piemontese Pietro Fenoglio è uno degli esponenti di spicco del Nucleo Operativo dell’Arma dei Carabinieri. I suoi punti di forza sono l'acuto istinto investigativo e il profondo rispetto per la legge e la verità, anche quando la sua apertura umana nei confronti dei criminali lo porta in diretto conflitto con i superiori. Durante le sue ultime indagini Fenoglio ha cominciato a nutrire un sospetto che lo sta ossessionando. È convinto che la criminalità locale non sia più composta solo da un manipolo di bande rivali, ma che sia nata una vera e propria mafia barese. Eppure le sue indagini personali non trovano ancora riscontri pratici e vedono l'opposizione del suo superiore, il colonnello Valente. Nei giorni successivi all'incendio doloso del Teatro Petruzzelli, cuore pulsante della città di Bari, la tensione è alle stelle: agguati, uccisioni e casi di lupara bianca creano un clima di terrore che rende impossibile la vita in città. E Fenoglio non riesce a decifrare le ragioni di quell'esplosione di violenza senza precedenti. Fino a quando non emerge un fatto inatteso e sconvolgente: il figlio di Nicola Grimaldi, il boss più potente e spietato del territorio, è stato sequestrato.

Durante le indagini svolte in collaborazione con l'appuntato Pellecchia, i cui modi spicci si scontrano con l'atteggiamento legalitario del suo superiore, e guidate dalla scontrosa e carismatica PM Gemma D’Angelo, Fenoglio vuole vederci chiaro. Scopre che il boss ha pagato un riscatto per riavere suo figlio, ma che il bambino non è mai tornato a casa. I sospetti di tutti si concentrano su Vito Lopez, ex braccio destro del boss Grimaldi: la fortissima amicizia che li ha legati per anni, è infatti entrata in crisi ed è sfociata in una lotta fratricida e mortale. Ma è davvero Lopez l’artefice della faida oppure è solo un ennesimo capro espiatorio in una guerra criminale senza vincitori né vinti? La domanda tormenta Fenoglio, mentre sul livido orizzonte delle vicende nazionali si consuma l’attacco di Cosa Nostra al cuore dello Stato con i massacri mafiosi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e delle rispettive scorte. La risposta alla domanda che toglie il sonno a Fenoglio la darà un’indagine diversa da tutte le altre, che porterà a scoprire una verità sorprendente. ''Per combattere la mafia bisogna essere empatici con essa, conoscerla. È la formula di Fenoglio - continua Boni - cosa mi ha lasciato Fenoglio? La pazienza: sto diventando sempre più intollerante. In parte mi aiutano i miei figli ad averla, ma bisogna averla anche nel giudicare''.

'Il Metodo Fenoglio' è ''una grande opera che si compone di numerosi elementi, tra cui scrittura e cast - spiega Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, nel corso della conferenza stampa - Se c’è ricchezza della storia c’è anche la voglia di fare intrecciare le varie narrazioni e il libro di Carofiglio è ricco nelle relazioni dei personaggi. Ringraziamo l’Arma dei Carabinieri che ci ha permesso di capire i loro tratti peculiari''. ''Se mi aspettassi di ritrovare nella fiction esattamente quello che ho scritto sarei un illuso - aggiunge Carofiglio - non è auspicabile, significherebbe avere un prodotto fiacco che abdica ai doveri del mezzo televisivo. Il mio auspicio invece è che la serie replichi lo spirito dei personaggi e delle storie tramite un senso di credibilità che non è sempre facile da ritrovare''. ''La mia Serena è empatica, sa come prendere il suo compagno. Fenoglio è molto indipendente e Serena ha con lui un rapporto moderno, basato sul rispetto, sulla libertà e sul dialogo - spiega la Bevilacqua - Spero che i giovani seguano questa serie e ricordare cosa è stato fatto per noi''. ''Trasporre per immagini in una serie televisiva il romanzo di Gianrico Carofiglio 'L’estate fredda' è stato un grande privilegio e allo stesso tempo una sfida elettrizzante - prosegue il regista. Il mio obiettivo è stato quello di ricostruire il più fedelmente possibile le atmosfere che caratterizzavano la città di Bari, capoluogo pugliese, che fu teatro delle vicende criminali dei primi anni '90 del secolo scorso che si dipanano nella serie''.

''Una città, Bari, in cui il nostro protagonista Fenoglio, maresciallo del nucleo operativo dei Carabinieri, affronta importanti e delicate indagini nei mesi più caldi della lotta alla criminalità organizzata italiana di quegli anni - dice ancora Casale - Pietro Fenoglio è un personaggio raro. Crede in quello che fa e cerca di farlo a tutti i costi, pur restando nei confini che lui stesso si è scelto. E questi confini si chiamano Legge. Per accompagnare il Maresciallo nelle sue complesse indagini ho scelto attori e ambientazioni estremamente legati al territorio, atti a rendere la sua attività investigativa assolutamente credibile; insomma una scelta, per me, necessaria per calare gli spettatori nella cruda realtà di quel periodo''. Presenti alla conferenza stampa Rai di presentazione della nuova fiction anche Gabriella Buontempo e Massimo Martino, produttori di Clemart e Francesco Nardella, capostruttura di Rai Fiction. 'Il Maresciallo Fenoglio' è coprodotto da Rai Fiction - Clemart Srl con il contributo della Apulia Film Commision.

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