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Manni: ''la mia nomina a 'étoile' un dono inaspettato, le congratulazioni di Bolle"

'Promossa mercoledì dal sovrintendente Dominique Meyer e dal direttore del ballo Manuel Legris, al termine di 'Onegin' danzato in coppia con Roberto Bolle.

Nicoletta Manni e Roberto Bolle alla Scala in 'Onegin'  - (Brescia e Amisano)
Nicoletta Manni e Roberto Bolle alla Scala in 'Onegin' - (Brescia e Amisano)
10 novembre 2023 | 19.34
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"Un dono inaspettato, da parte del teatro, essere nominata étoile, avvenuta con una modalità diversa, sul palcoscenico, come avviene all'Opéra di Parigi. Roberto Bolle si è congratulato con me, ho visto la gioia nei suoi occhi. Tutto questo mi ha resa ancora più felice". Nicoletta Manni, promossa mercoledì sera 'étoile' della Compagnia del Teatro alla Scala di Milano dal sovrintendente Dominique Meyer e dal direttore del ballo Manuel Legris, al termine di 'Onegin' danzato in coppia con Roberto Bolle, parla con l'Adnkronos dopo l'investitura. "Amo il ruolo di Tatjana in 'Onegin', così drammatico, così forte, uno dei miei ruoli preferiti - aggiunge - Carattere fortissimo, Tatjana ha il coraggio di abbandonare un amore di gioventù, accettando che la vita sia andata diversamente. Una nomina, con questo personaggio, che è un po' una consacrazione. Non potevo desiderare altro".

Originaria di Galatina, in provincia di Lecce, Nicoletta Manni è cresciuta alla Scuola del Teatro alla Scala prima di entrare in compagnia. "Sono partita con un grande sogno, danzare, era quello che volevo fare e ho portato avanti questo mio sogno con tutte le mie forze - aggiunge - Ho fatto sacrifici, ci sono state rinunce, ma sono stata ripagata. Ho fatto della mia vita la mia passione. Essere sul palco, poter vivere le proprie emozioni è il risultato più grande".

La scorsa estate (con Roberto Bolle testimone di nozze) il matrimonio nella nativa Galatina con il primo ballerino, di origine lettone, Timofej Andrijashenko. "Mio marito mi sta accanto da sempre, condivide con me ogni gioia e ogni dolore. E' la persona più importante -continua Nicoletta Manni - C'è sempre stato un legame profondo tra di noi. Il matrimonio ci dato una consapevolezza maggiore, quello di essere ormai legati per sempre".

"Essere con mio marito è una gioia, che si rinnova ogni giorno. Timofej ha sangue russo e ucraino nelle vene - ricorda- Il recente conflitto tra la Russia e l'Ucraina è terribile, preoccupante, tocca profondamente anche la nostra famiglia ed in particolare Timofej, i suoi nonni, ancora in Russia, non sono potuti venire al nostro matrimonio, ma soprattutto il mondo della danza. Non avere più rapporti con i nostri amici, con i nostri colleghi è ingiusto. E poi la Russia è la patria della danza. E' tutto così incomprensibile".

Recentemente è apparso un libro scritto da Nicoletta Manni per Garzanti editore, 'La gioia di danzare', che ripercorre la sua carriera attraverso alcuni dei personaggi-simbolo dei balletti interpretati dall'étoile scaligera, da Aurora a Tatjana, a Giulietta. "Mi interessava parlare di danza, non se ne parla mai abbastanza - confessa Nicoletta Manni - Parlo del mio rapporto con le eroine della danza, metto in gioco la mia esperienza personale e racconto come si affronta un ruolo. Un libro che è in fondo uno spaccato di vita e di palcoscenico".

E sul corpo di ballo del Teatro alla Scala di Milano Nicoletta Manni spiega: "Manuel Legris è stato un ballerino grandissimo, ora sta dimostrando di essere anche un grande direttore. La compagnia è giovane, piena di talenti, anni d'oro, stiamo godendo tutti di questo meraviglioso momento".

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