(Aki) - Un appello a rimuovere il "travel warning" che l'Italia ha adottato nei confronti del Sinai, che comprende mete turistiche come Sharm el-Sheikh, e' arrivato dal ministro del Turismo egiziano, Hisham Zaazou. Nel suo intervento al forum 'United for Egypt' in corso a Marsa Alam, il ministro ha collegato la ripresa economica del paese, compreso il rilancio del turismo, ai flussi di immigrati irregolari verso l'Italia. "Avete problemi - ha detto - con l'arrivo di immigrati irregolari dal Nord Africa. Se aiutate l'Egitto a ripartire, anche questo problema potra' essere arginato, perche' e' legato alla nostra disoccupazione e alla crisi economica".
In questo senso, per l'ambasciatore, se l'Italia e gli altri paesi europei rimuovessero lo "sconsiglio" rispetto ad alcune sue localita', il turismo, che copre l'11,3% del Pil nazionale e il 12,6% dell'occupazione, potrebbe ripartire. "Conosco una parola sola in italiano - ha detto con ironia Zaazou nel corso dell'evento organizzato con l'Italia per il rilancio del turismo nel suo paese - ed e' 'sconsiglio', e' il mio incubo. E' tempo che l'Italia lo rimuova, per permettere all'Egitto di riaprire le sue porte ai turisti", dopo lo stop causato dai disordini seguiti alla rivoluzione del 2011.
"Abbiamo fatto i nostri compiti a casa", ha aggiunto il ministro, parlando di ingenti misure di sicurezza disposte a protezione dei siti turistici. "L'Italia e l'Europa inviino squadre di esperti a verificare la situazione - ha concluso - Se c'e' qualcosa da modificare la modificheremo, ma in tutto il mondo non esistono luoghi a rischio zero". Il 'travel warning' dell'Italia risale a meta' febbraio, quando un attentato ha colpito la localita' turistica di Taba.