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Iraq: deputata yazida, 5mila nostre donne rapite da Is

Iraq: deputata yazida, 5mila nostre donne rapite da Is
10 settembre 2014 | 11.36
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Sono cinquemila le donne della minoranza degli yazidi attualmente in ostaggio dei jihadisti dello Stato islamico (Is). Lo denuncia Vian Dakhil, unica deputata yazida nel Parlamento iracheno, che senza mezzi termini sostiene che ''l'Is si è ritirato da molti villaggi yazidi perché ne aveva uccisi talmente tanti che il fetore dei cadaveri era diventato intollerabile''. Intervenuta alla Conferenza internazionale per la pace ad Anversa, in Belgio, Dakhil ha quindi detto che ''al momento, cinquemila donne curde yazide sono rapite, e hanno un'età compresa tra i 13 e i 56 anni''. La deputata ha spiegato inoltre che ''prima di partecipare a questa conferenza ho incontrato 35 bambini che avevano perso tutti i membri della loro famiglia. Avevano tra i quattro e i sei anni''.

Il mese scorso l'Is ha catturato la cittadina di Shingal e i villaggi circostanti uccidendo migliaia di uomini della minoranza degli yazidi, rapendo le donne e costringendo migliaia di persone ad abbandonare le loro case e a fuggire nel Kurdistan iracheno. Secondo Dakhil, circa tremila membri della sua comunità sono morti per fame o per mano dei militanti, le donne sono state vendute al mercato di Mosul per 150 dollari l'una, i bambini sono stati tolti alle madri e in 250 sono morti sul Monte di Shingal dove gli yazidi erano fuggiti. ''Per dieci giorni hanno vissuto una tragedia sulla montagna. 250 bambini sono morti, i neonati sono morti, molti hanno perso la vita per aver mangiato radici di alberi per combattere la fame'', ha detto la deputata.

''Chiedo alla comunità internazionale di prendere una decisione rapida in modo da permettere la liberazione di oltre cinquemila donne rapite, con centinaia di ragazze stuprate ogni giorno. Chiedo all'autorità internazionale, alla comunità dei diritti umani e alle Nazioni Unite di avviare un'inchiesta sul massacro degli yazidi'', ha chiesto Dakhil. La parlamentare, sopravvissuta allo schianto dell'elicottero sul quale viaggiava il mese scorso mentre trasportava aiuti per la sua comunità, ha poi chiesto ai Paesi occidentali di concedere asilo agli yazidi fuggiti all'estero per evitare le persecuzioni dello Stato islamico. Vanno inoltre consegnate armi a coloro che sono rimasti in Iraq in modo che possano difendersi, ha infine sollecitato.

Si stima che siano 700mila i membri della minoranza degli yazidi nel mondo, circa 500mila solo nel nord Iraq, dove a giugno è iniziata l'avanzata dei jihadisti dello Stato islamico. Comunità minori di yazidi si trovano anche in Armenia, Georgia, Siria ed Europa, in particolare in Germania.

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