Rilasciate le donne, mentre gli uomini trattenuti sono stati trasferiti presso il tribunale della Sharia nella provincia di Idlib. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che i curdi sono in mano a ''brigate islamiste''. Is rade al suolo chiesa in villaggio assiro nel nord est
Il Fronte al-Nusra legato ad al-Qaeda ha rapito trecento cittadini curdi vicino alla città di Idlib, nel nord ovest della Siria. Lo riferisce l'agenzia di stampa curda al-Hawar spiegando che i jihadisti hanno fermato cinque pullman sulla strada tra Aleppo e il cantone di Efrin a bordo dei quali viaggiavano i curdi siriani.
Gli uomini di al-Nusra hanno poi rilasciato le donne del gruppo, mentre hanno trattenuto gli uomini, portandoli presso il Tribunale della Sharia nella città di al-Dana, nella provincia di Idlib.
L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha detto che i curdi sono in mano a ''brigate islamiste''. Per loro rilascio viene chiesta la scarcerazione di tre uomini detenuti a Efrin con l'accusa di contrabbandare manufatti archeologici, ha spiegato il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani Rami Abdel-Rahman.
A maggio l'Is aveva rapito 150 giovani curdi di ritorno a Kobane dopo aver sostenuto esami ad Aleppo. Sono stati rilasciati dopo sei mesi, durante i quali i rapiti hanno raccontato di essere stati picchiati e costretti a seguire lezioni di religione.