I sommozzatori dei Vigili del Fuoco impegnati nelle attività di ricerca hanno individuato alcuni resti ossei. Informati i familiari dell'ultimo disperso e di una donna che figura tra le vittime del naufragio. Il fratello di Rebello: "Aspetto da 33 mesi, speriamo sia la volta giusta"
Un teschio è stato rinvenuto durante le ricerche in corso a bordo del relitto della Costa Concordia.
Da verificare se i resti rinvenuti appartengano o meno a Russel Rebello, unico dei 32 morti nel naufragio del 13 gennaio 2012 la cui salma non è stata ancora trovata, o se invece siano di Maria Grazia Trecarichi tra le ultime vittime ad essere recuperate.
La Struttura del commissario delegato comunica in una nota che "precisamente sul ponte 3, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco impegnati nelle attività di ricerca hanno individuato alcuni resti ossei".
"A breve inizieranno le attività di repertazione e le analisi, il cui esito si attende per i prossimi giorni - prosegue - Sono stati informati i familiari di Russel Rebello e della stessa signora Maria Grazia Trecarichi poiché non si può escludere che i resti possano appartenere a lei. Ogni informazione appena disponibile verrà tempestivamente comunicata".
"Sono 33 mesi che aspetto questa notizia", dice all'Adnkronos Kevin Rebello, fratello di Russel, il cameriere indiano al quale potrebbero appartenere i resti ossei. "Ogni volta che trovano dei frammenti per me è sempre una grande emozione ma cerco di stare tranquillo, aspettare la conclusione delle analisi che sono lunghe - continua Kevin - per l'esame del Dna ci vogliono settimane, ma è il tempo che va rispettato".
"Non ho ancora avvertito nessuno della famiglia, non voglio deluderli. Troppe volte abbiamo sperato e poi alla fine non si trattava di mio fratello. Ora - prosegue - speriamo sia la volta giusta". La collocazione dei resti, trovati tra il ponte tre e quattro della nave, "mi sembra quella giusta, dove Russel poteva effettivamente trovarsi, ma non voglio farmi illusioni, attendo la la risposta precisa".
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