La fame nel mondo e la denutrizione sono uno scandalo, come lo è parallelamente la speculazione finanziaria sul cibo: entrambi figli dell'indifferenza e della 'cultura dello scarto' tante volte condannata da Papa Francesco. E' quanto mette in risalto la Cei, nel messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali, in occasione della 'Giornata nazionale del Ringraziamento' che si svolgerà il 9 novembre, precedendo di pochi mesi l'apertura ufficiale dell'Expo di Milano dedicata proprio al tema 'Nutrire il pianeta, energia per la vita', come ricorda la Conferenza Episcopale italiana.
"La fame è minaccia per molti dei poveri della terra, ma anche tremendo interrogativo per l’indifferenza delle Nazioni più ricche - sottolinea la Cei - Alla sottonutrizione di alcuni, si affianca un dannoso eccesso di consumo di cibo da parte di altri. È uno scandalo che contraddice drammaticamente quella destinazione universale dei beni della terra richiamata dal Concilio Vaticano II nella costituzione pastorale 'Gaudium et Spes'. E' una questione di giustizia, che pone gravi interrogativi in merito al nostro rapporto con la terra e con il cibo".
Inoltre, "nelle zone agricole di grande vastità, l’attività tende spesso a coinvolgere sempre più reti di imprese e comporta l’uso di tecniche anche complesse, da 'agricoltura industriale'. La finanza, poi, purtroppo si comporta con il cibo come una pura merce, su cui scommettere per trarne profitto, a prescindere dal destino di chi di esso vive: sulla terra, si specula ed è destinata ad altri scopi o diviene oggetto di una lotta commerciale tra le economie più forti". (segue)
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