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Firenze: tre mendicanti multate fanno causa al Comune

25 novembre 2014 | 16.53
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Tre donne romene, multate perché mendicavano per la strada, hanno fatto causa al Comune di Firenze. "Fare l'elemosina non è reato". E così hanno portato Palazzo Vecchio in Tribunale per una causa civile. Sono stati citati il sindaco Dario Nardella e l'allora comandante dei vigili urbani Antonella Manzione, ora responsabile degli affari giuridici di Palazzo Chigi.

Le tre donne romene colpite dai verbali a catena della polizia municipale nel marzo scorso - racconta la cronaca locale della "Repubblica" - non solo hanno trovato un avvocato difensore, ma con loro si è schierato perfino George Soros, tramite l’European Roma Rights Center e l’Open society Institute con cui il magnate e finanziere americano sostiene in giro per il mondo iniziative mirate al riscatto sociale. E che in questa occasione ha finanziato una ricerca sui problemi giuridici legati alla gestione dell’accattonaggio da parte delle istituzioni pubbliche, curata da Alessandro Simoni, docente di sistemi giuridici comparati alla Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Firenze, nonché avvocato. E che insieme a due giovani colleghi, Giacomo Pailli ed Eleonora Innocenti, ha intentato (a titolo gratuito, mentre ancora Soros coprirà i costi vivi del ricorso) una causa civile a nome delle tre donne contro il Comune di Firenze.

Il Comune non ha mai risposto (pur essendo obbligato a farlo entro 30 giorni dalla legge sulla privacy) alla richiesta di informazioni sul database realizzato da Palazzo Vecchio a fini di controllo dei mendicanti della città. Non solo. Palazzo Vecchio non ha risposto nemmeno alle osservazioni presentate ai verbali dei vigili contro le tre donne. Adesso, però, se il Tribunale civile convocherà i suoi rappresentanti, qualche spiegazione sarà necessaria. "L'accattonaggio viene per lo più considerato un problema sociale e politico, e invece è anche giuridico", spiega Simoni.

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