L'ex capitano della Roma e oggi ct della nazionale libanese, sarebbe coinvolto in un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sul clan Contini. Il nome dell'ex capitano dei giallorossi figurerebbe tra i 104 rinviati a giudizio
Giuseppe Giannini, meglio conosciuto come il 'Principe', ex capitano della Roma e oggi ct della nazionale libanese, è coinvolto in un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sul clan Contini. Il nome di Giannini figurerebbe tra i 104 rinviati a giudizio.
"Confido nella magistratura e negli inquirenti che accerteranno la verità", ha detto all'Adnkronos l'ex giallorosso. "Quando sarà il momento chiarirò l'intera vicenda, perché ci sono molte cose non vere. E se ancora il mio nome o quello dei miei familiari verrà accostato alla camorra, incaricherò il mio legale di agire di conseguenza".
L'episodio a cui si farebbe riferimento è la partita Gallipoli-Real Marcianise disputata il 17 maggio 2009 e valevole per l'ultima giornata del campionato di Lega Pro Prima Divisione, girone B, decisiva per la promozione in B dei pugliesi all'epoca allenati da Giannini. Secondo gli investigatori, il clan Contini sarebbe intervenuto per truccare la partita a favore del Gallipoli. La partita finì 3-2 per i salentini che raggiunsero per la prima volta nella loro storia la promozione in serie cadetta.