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Chiesa: il biografo di madre Teresa, ci vorranno secoli per avere un'erede

Chiesa: il biografo di madre Teresa, ci vorranno secoli per avere un'erede
22 agosto 2016 | 13.17
LETTURA: 4 minuti

L'erede di madre Teresa di Calcutta? Ci vorranno "secoli" per avere una figura tanto "geniale" e così "innovativa" capace di raccogliere il testimone della suora dei poveri che sarà canonizzata a Roma il prossimo 4 settembre. Don Lush Gjergji, biografo della suora di Calcutta e vicario generale della Chiesa del Kosovo, in un'intervista all'Adnkronos ricorda l'instancabile lavoro della missionaria al servizio degli ultimi che nel 1979, al conferimento del Nobel per la Pace a Oslo, avanzando a piedi scalzi davanti ai grandi della terra, ricordò che il premio non era per lei ma per i poveri.

"Sono tanti gli aneddoti su madre Teresa - sottolinea il biografo - ma su tutti, quel pensiero ai poveri pronunciato con grande umiltà al momento del ritiro dell'importante riconoscimento. Sulla cattedra della pace, madre Teresa metteva al centro gli ultimi. Sarà ciò che accadrà anche il prossimo 4 settembre a Roma, giornata straordinaria che avrà al centro i poveri".

'La contro-informazione sulla suora dei poveri? Figlia della mentalità del tempo ciò che divide'

Una giornata, per dirla con don Lush, nella quale svaniranno le 'ombre' che si sono create addirittura attorno alla figura della suora dei poveri. Nei giorni scorsi, la chiesa tedesca ha pubblicato un dettagliato dossier sulla vita della suora di Calcutta in risposta alla campagna di stampa che vorrebbe depotenziare l’effetto mediatico della canonizzazione.

"Una contro-informazione - osserva il biografo di madre Teresa - figlia della mentalità del tempo che va più alla ricerca del nemico che non della complementarità. Se guardiamo in faccia la realtà vediamo che ci sono tanti punti di vista di non condivisione. Contrasti. Basti pensare che quasi niente fa gioire tutti, e quasi niente fa piangere tutti. E' un mosaico che si fa a pezzi, a causa dei troppi egoismi come denuncia spesso anche il Papa".

'Papa Francesco ha voluto canonizzare la suora a Roma come icona della Misericordia'

Pensando ai tanti aspetti legati alla generosità e all'umiltà di madre Teresa di Calcutta, don Lush riflette: "madre Teresa è stata una figura geniale e universale. Molte delle novità da lei portate non hanno avuto ancora un'attuazione. Penso al fatto che il Cristianesimo dovrebbe essere vissuto più nella concretizzazione dell'amore verso il prossimo che non come pura dottrina, ma credo e spero che il momento di madre Teresa stia per arrivare. Papa Francesco è un po' come l'anima gemella di madre Teresa cercando di mettere la Chiesa al servizio di Dio e dei poveri, dei sofferenti".

Giusto elevare agli altari madre Teresa a Roma, e non in India, come avrebbero sperato i vescovi locali. "Papa Francesco - sottolinea il biografo della suora di Calcutta - ha voluto che nell'Anno santo straordinario madre Teresa venisse ricordata come icona della Misericordia. Un atto centrale per dimostrare il volto nuovo del Cristianesimo".

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