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Obama pronto ai raid aerei contro l'Is. Fabius: "Francia disposta a intervenire in Iraq"

Kerry a sorpresa a Baghdad: "Is manifestazione del male, non ha nulla a che fare con l'Islam". Tre massimi leader dello Stato Islamico uccisi dall'aviazione irachena a ovest di Musul. Fossa comune con 35 yazidi scoperta a Mosul: "C'erano anche i corpi di donne e bambini". Giovedì a Gedda il summit con i Paesi arabi

Barack Obama (White House)
Barack Obama (White House)
10 settembre 2014 | 11.05
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Il presidente americano Barack Obama è aperto all'idea di raid aerei contro i jihadisti dello Stato Islamico ma non è chiaro ancora se intenda fare riferimento a questo nell'annuncio che si prepara a fare questa sera in televisione per parlare di lotta allo Stato Islamico. Secondo la Cnn, che cita fonti dell'amministrazione e del Congresso, il presidente si è intanto rivolto al Congresso per chiedere l'autorizzazione ad armare ed addestrare i ribelli moderati siriani in funzione anti-Is.

La richiesta avanzata da Obama - spiega la Cnn - non è in contrasto con quanto il presidente ha ripetuto ai leader del Congresso, e cioè che ha l'autorità per attuare la sua strategia contro i jihadisti in Iraq e Siria senza l'autorizzazione dei legislatori. Una fonte democratica citata dall'emittente ha chiarito infatti che Obama non sta chiedendo che gli venga conferita l'autorità di ricorrere alla forza militare, ma solo quella necessaria ad assistere ed addestrare le forze ribelli.

E la Francia prenderà parte a raid aerei in Iraq "se necessario", ha dichiarato il ministro degli esteri Laurent Fabius escludendo tuttavia modalità simili in Siria. "In Iraq il governo e le minoranze hanno sollecitato un aiuto: noi abbiamo risposto a queste richieste con la consegna di equipaggiamenti militari e con aiuti umanitari" e "se necessario parteciperemo a raid aerei", ha dichiarato in un discorso all'Institut d'etudes politiques a Parigi.

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha affermato che "a noi non è stato chiesto un intervento aereo" e "non ho sentito nessuno parlare di forze di terra da inviare in Iraq". Il ministro si è infine detta convinta che occorra "avere una strategia politica. Non deve diventare una guerra contro tutto l'Islam", ha ammonito.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha sottolineato che la formazione di una coalizione internazionale contro gli estremisti dello Stato Islamico (Is) "non richiede necessariamente un mandato del Consiglio di Sicurezza" dell'Onu.

KERRY A SORPRESA A BAGHDAD - Lo Stato islamico è "una manifestazione del male". Ad affermarlo è il segretario di Stato americano John Kerry, promettendo che gli Stati Uniti ed il resto del mondo aiuteranno l'Iraq nella sua lotta contro i militanti "in ogni singolo passo del cammino". L'Is, ha detto Kerry durante la sua visita a sorpresa a Baghdad e prima di partire per Amman, "sostiene di combattere in nome dell'Islam, ma il fatto è che la sua ideologia piena di odio non ha nulla a che fare con l'Islam". Kerry ha poi ribadito che ci sarà un piano globale per sconfiggere l'Is, ma il nuovo governo iracheno dovrà essere il "motore" di questa lotta.

In Giordania Kerry vedrà il re Abdullah e il capo degli stati maggiori riuniti Generale Mashal Zaben, con il quale parlerà della formazione di un'ampia coalizione militare che possa far fronte al gruppo jihadista. Domani a Gedda si terrà la conferenza internazionale per discutere una strategia di lotta contro l'Is e altre organizzazioni terroristiche regionali.

Intanto, oggi due autobomba esplose a Baghdad hanno fatto almeno 19 morti. Lo ha riferito l'emittente al-Arabiya, precisando che gli attacchi hanno interessato il sobborgo di Nuova Baghdad. Secondo la polizia irachena, il primo attacco è stato sferrato da un kamikaze che si è fatto saltare in aria a bordo di un'auto contro un checkpoint delle forze di sicurezza. Il secondo ha invece interessato la zona di un mercato ed ha provocato la morte di 14 civili.

A ovest di Mosul, invece, tre dei ''massimi leader dello Stato islamico'' sono stati uccisi in raid dell'aviazione irachena. Lo ha reso noto il ministero iracheno della Difesa. In un comunicato si legge infatti che ''tre dei massimi leader dell'Is, Okasha al-Baghdadi, Adnan Khudair e Ali Mohamed al-Shayer sono stati uccisi in un raid aereo dell'esercito iracheno mentre si stavano riunendo ad al-Baaj a ovest di Mosul''. Nel testo si precisa che l'uccisione dei tre è stata confermata dall'intelligence militare.

Sempre nella provincia di Mosul, al Nord, è stata fatta una macabra scoperta dai peshmerga curdi: una fossa comune contenente i corpi di 35 esponenti della minoranza degli yazidi. Lo riferisce il portavoce del Partito democratico del Kurdistan, Said Memo. A giugno la provincia di Mosul è stata conquistata dai jihadisti dell'Is, che hanno condotto una campagna discriminatoria contro le minoranze, in particolare contro gli yazidi e i cristiani. ''Nella fossa comune c'erano anche i corpi di donne e bambini'', ha spiegato Memo. Intanto esponenti delle tribù locali riferiscono che un'altra fossa comune è stata scoperta nella regione di al-Humeydat, contenente i cadaveri dei detenuti prelevati a luglio dall'Is dalla regione di Badush. I corpi avevano ancora indosso le uniformi penitenziarie.

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