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Ucraina, nuove sanzioni alla Russia da Ue e Usa. Mosca: "Risponderemo in modo adeguato"

Van Rompuy: "In vigore da venerdì, ma entro fine mese verificheremo l'attuazione del piano di pace e valuteremo il ritiro ". In risposta il Cremlino definisce restrizioni alle importazioni di automobili e prodotti tessili: "Provocheremo danni comparabili a quelli provocati alla nostra economia"

(Infophoto) - INFOPHOTO
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11 settembre 2014 | 15.35
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Entrerà in vigore venerdì il nuovo pacchetto di sanzioni dell'Ue contro la Russia per il coinvolgimento nella crisi ucraina. Il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy ha però precisato che il Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti) entro fine mese valuterà l'attuazione del piano di pace in Ucraina.

Anche gli Stati Uniti stanno implementando una serie di ulteriori sanzioni contro la Russia in risposta alla "ulteriore destabilizzazione" dell'Ucraina da parte di Mosca nel corso dell'ultimo mese. Lo ha annunciato il presidente Barack Obama. Le nuove misure sono in parte una risposta alla "presenza di forze russe pesantemente armate nell'Ucraina orientale", afferma il presidente.

"Insieme ai Paesi del G7 e ai partner europei e ai nostri alleati - dice ancora Obama - abbiamo detto chiaramente che siamo pronti a imporre costi crescenti alla Russia". Washington ancora non ha visto "prove definitive" sul fatto che Mosca abbia interrotto la sua azione di destabilizzazione dell'Ucraina a partire dal cessate il fuoco della scorsa settimana, ha sottolineato Obama.

"Se la Russia assolverà in pieno i suoi impegni queste sanzioni potranno essere revocate - ha aggiunto il presidente Usa - se, al contrario, la Russia continuerà con le sue azioni aggressive e le violazioni del diritto internazionale, i costi continueranno a salire".

In risposta alle nuove sanzioni occidentali, la Russia intende adottare un nuovo pacchetto di misure che include restrizioni alle importazioni di automobili e prodotti tessili. Lo annuncia una fonte del Cremlino citata dall'agenzia di stampa Ria Novosti sottolineando l'auspicio di Mosca a che invece "prevalga il buon senso".

"C'e' una intera gamma di prodotti non agricoli che rende i nostri partner, in primo luogo europei, dipendenti da noi. Per esempio, le importazioni di auto, in primis auto usate, e certi tipi di prodotti tessili che siamo in grado di produrre da soli. Non tutti, ma alcuni sì", ha dichiarato Andrei Belousov a margine del Forum economico di Samara dopo che fonti dell'Unione europea avevano anticipato in mattinata che le nuove sanzioni varate lunedì saranno pubblicate sulla gazzetta ufficiale europea venerdì ed entreranno in vigore nello stesso momento.

"Il ministero dello Sviluppo economico russo ha già messo a punto una lista di questi prodotti, ma auspico che prevarrà il buon senso e che non dovremo introdurre tali misure restrittive", ha aggiunto. "La Russia adotterà tutte le misure appropriate in risposta alle possibili nuove sanzioni occidentali, per provocare danni comparabili a quelli provocati all'economia russa", aveva detto il portavoce del ministero degli Esteri.

Il presidente del Consiglio Ue Van Rompuy, annunciando che il pacchetto di misure adottate lunedì scorso entrerà in vigore venerdì, ha chiesto che il Comitato degli ambasciatori permanenti a Bruxelles "effettui entro la fine del mese un esame globale dell'attuazione del piano di pace sulla base di una valutazione effettuata dal Servizio europeo per l'azione esterna".

Van Rompuy ha ribadito la possibilità "di aumentare o diminuire le sanzioni". Quindi "alla luce della revisione e se la situazione sul terreno lo permette, la Commissione e il Servizio esterno sono invitati a presentare proposte di modifica, di sospensione o di ritiro delle sanzioni in vigore, in tutto o in parte". Il Consiglio, poi, esaminerà le proposte "con urgenza".

Il nuovo pacchetto di sanzioni dell'Ue prevede il rafforzamento delle restrizioni all'accesso al mercato europeo dei capitali da parte delle banche e delle principali società petrolifere e della difesa russe; l'estensione della lista del divieto di export per le tecnologie a uso sia militare che civile e di prodotti per la ricerca e la produzione di petrolio in acque profonde e nell'Artico; aggiunta di altre 24 persone, fra cui oligarchi russi, nella lista dei soggetti colpiti dal congelamento dei beni finanziari e dalla sospensione del visto di viaggio.

In particolare, sono state rafforzate le restrizioni all'accesso della Russia al mercato dei capitali dell'Ue. I cittadini e le imprese europee "non possono più fornire prestiti alle cinque più grandi banche statali russe". Inoltre è vietata la compravendita di nuove obbligazioni, azioni o strumenti finanziari simili con durata superiore a 30 giorni, emesse dalle stesse banche.

E' stato anche proibito finanziare il debito di tre grandi aziende russe attive nel settore della difesa e delle tre principali compagnie e scambiare loro obbligazioni e azioni con scadenza superiore a 30 giorni. E' vietato anche fornire servizi legati all'emissione o all'intermediazione di questi strumenti finanziari di cui sopra.

Non possono essere forniti servizi, come perforazione, prova dei pozzi e analisi, necessari alla ricerca e alla produzione di petrolio nelle acque profonde, nell'Artico e nei progetti di petrolio di scisto. Il bando all'export di tecnologie 'dual use', si spiega dal Consiglio di Bruxelles, è stato esteso ad altre nove aziende. Infine sono state aggiunte altre 24 persone nella lista che congela visti e beni finanziari, che sale così a 119.

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