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Ebola, nuovo caso sospetto negli Usa: uomo ricoverato in isolamento a Washington

Sarà rimpatriato il cameraman Usa contagiato in Liberia. L'Onu smentisce l'allarme sulla possibile mutazione del virus: "Ebola non si diffonde per via aerea, non è previsto e non ci sono prove che possa avvenire"

(Xinhua)
(Xinhua)
03 ottobre 2014 | 11.53
LETTURA: 4 minuti

Nuovo caso sospetto di Ebola negli Stati Uniti. Un uomo che forse affetto dal virus è stato ricoverato all'Howard University Hospital di Washington. Come riporta il Washington Post, il paziente, che di recente si era recato in Nigeria, è stato posto in isolamento dopo essere arrivato in ospedale durante la notte. Le sue condizioni sono stabili.

Intanto, dopo le autorità del Texas, anche le compagnie aeree americane fanno i conti con la psicosi che si sta diffondendo negli Usa dopo la notizia del primo paziente ammalato di Ebola ricoverato in un ospedale di Dallas. L'uomo infatti è arrivato il 20 settembre scorso dalla Liberia, con un volo partito da Bruxelles, facendo prima scalo all'aeroporto Dulles di Washington e poi arrivando allo scalo della città texana.

Ora la compagnia United Airlines sta contattando tutti i passeggeri che si trovavano a bordo di quei due voli, per dare loro indicazioni su come contattare le autorità sanitarie preposte a dare loro informazioni. Ma soprattutto per rassicurarli, dicendo che i Centers for Disease Control and Prevention credono che l'uomo non possa aver diffuso il virus durante il viaggio perché al momento non mostrava i sintomi della malattia e quindi non era contagioso.

Anche le altre compagnie americane stanno correndo ai ripari, preoccupate dal fatto che, dopo la notizia dell'arrivo di un uomo contagiato dall'Ebola in aereo negli Usa, hanno cominciato a scendere i loro titoli in Borsa. "La cosa importante di questo virus è che non si diffonde per via aerea, per questo secondo l'Oms il rischio di trasmissione durante i viaggi aerei è veramente molto basso", ha detto Perry Flynt, portavoce dell'International Air Transport Association, che rappresenta circa 240 compagnie in tutto il mondo.

E a confermare che "il virus Ebola non si diffonde per via aerea, non è previsto e non ci sono prove che il virus stia mutando verso questa direzione" è la task force dell'Onu per l'emergenza che lo precisa dopo le dichiarazioni di Anthony Banbury, capo delle missioni speciali contro l'epidemia delle Nazioni Unite, che aveva avanzato l'ipotesi che il virus possa subire delle mutazioni e arrivare ad essere un pericolo maggiore per la popolazione mondiale. Secondo l'Onu "il virus Ebola si diffonde solo attraverso il contatto con i fluidi corporei. I virus mutano - precisano gli esperti - ma è un processo complesso che richiede tempo. In questo momento il consiglio migliore è evitare il contatto diretto con i fluidi corporei di persone contagiate o con superfici e materiali (ad esempio la biancheria intima) contaminata dai fluidi del paziente".

Cameraman Usa contagiato in Liberia - Intanto sarà rimpatriato negli Stati Uniti per essere curato il cameraman americano che giovedì è risultato positivo al test dell'Ebola in Liberia. Lo ha reso noto la Nbc, il network televisivo per cui il freelancer lavora. L'uomo, che ha 33 anni, ha manifestato mercoledì i primi sintomi, denunciando stanchezza e dolori. Si tratta del quarto americano che, a quanto è stato reso noto, ha contratto il virus in Liberia, ma finora si era trattato sempre di personale medico. Il cameraman, di cui non è stata resa nota l'identità, verrà trasferito negli Stati Uniti su un volo privato e poi sarà messo in quarantena per 21 giorni.

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