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Usa: New York, oggi grand jury decide su morte afroamericano durante arresto

Attesa per la decisione su incriminazione dell'agente bianco che lo scorso luglio provocò la morte di un venditore ambulante soffocandolo, con una stretta al collo vietata dalle procedure del Nypd, durante l'arresto a Staten Island.

(Foto infophoto)
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03 dicembre 2014 | 12.18
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Dopo Ferguson, ora New York è teatro di proteste contro la brutalità della polizia nei confronti degli afroamericani. C'è attesa infatti oggi a Staten Island per la decisione del grand jury sull'incriminazione di Daniel Pantaleo, l'agente che lo scorso luglio ha provocato la morte per soffocamento di Eric Garner, stringendolo al collo per immobilizzarlo, come dimostra un video girato da un passante con lo smartphone.

"Non posso respirare, non posso respirare", è quanto si sente gridare nel video dal 43enne venditore ambulante, che pesava oltre 150 chili ed aveva problemi di asma, mentre, con l'agente Pantaleo che lo stringeva al collo, veniva spinto e tenuto faccia in giù sul marciapiede dagli altri agenti che l'ammanettavano. Garner, che aveva sei figli, ha perso subito dopo conoscenza ed è stato dichiarato morto nel vicino ospedale dove è stato trasportato.

Gli agenti avevano fermato Garner, che aveva diversi precedenti penali, per vendita di sigarette di contrabbando. A differenza della vicenda di Ferguson, dove Wilson, contro il quale come è noto il grand jury ha deciso di non procedere, non avrebbe violato le procedure del dipartimento, il dipartimento della polizia di New York proibisce di stringere al collo i sospetti per immobilizzarli, la mossa che viene chiamata "chokehold". Senza contare che il video mostra come Garner non abbia assolutamente minacciato l'agente che lo ha assalito alle spalle per costringerlo, stringendolo al collo, a terra.

L'autopsia condotta dai medici legali parla di omicidio, provocato dalla "pressione al collo, al petto e la posizione supina a cui è stato costretto durante l'arresto" . Ma aggiunge che l'asma bronchiale, l'obesità e l'iperensione di cui soffriva Garner hanno contribuito al decesso. L'agente Pantaleo, che è stato già denunciato due volte per violazione dei diritti civili durante l'arresto, è stato sospeso dal servizio e il 21 novembre scorso ha testimoniato per due ore di fronte al grand jury.

In questi mesi a New York si sono avute molte manifestazioni per denunciare il comportamento della polizia, definito eccessivo e criminale, nell'arresto di Garnet, ma non si sono registrati gli incidenti e gli scontri che si sono avuti in Missouri. In attesa comunque dell'annuncio della decisione del grand jury il capo della polizia newyorkese, William Bratton, ha predisposto misure per un'eventuale risposta a disordini a Staten Island.

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