L'amministrazione della città siriana non conferma l'uccisione di un combattente italiano tra le fila dello Stato Islamico (Is), nome di battaglia Abu Izat al-Islam, nella città. La notizia, diffusa via Twitter in lingua turca, dava per morto per mano di una cecchina curda un italiano originario di Venezia indicato con il nome di battesimo 'Francesco'
L'amministrazione di Kobane non conferma l'uccisione di un combattente italiano tra le fila dello Stato Islamico (Is), nome di battaglia Abu Izat al-Islam, nella città siriana di Kobane. La notizia, diffusa via Twitter in lingua turca, dava per morto per mano di una cecchina curda un cittadino italiano originario di Venezia indicato con il nome di battesimo 'Francesco'. ''Non c'è alcuna conferma della morte di un cittadino italiano a Kobane'', ha detto al telefono ad Aki - Adnkronos International Idriss Nassan, vice ministro degli Esteri del distretto di Kobane e membro del Comitato per la ricostruzione della città, riconquistata a fine gennaio dai curdi dopo quattro mesi di assedio imposto dall'Is.
In merito alla presenza di italiani tra le fila dell'Is a Kobane, Nassan ha spiegato che ''all'interno di Daesh (acronimo arabo per l'Is, ndr) ci sono combattenti di tante nazionalità, italiani non saprei. Di sicuro ce ne sono tanti provenienti dai Balcani e dall'Afghanistan, ne abbiamo uccisi molti''. Un'altra fonte curda spiega ad Aki che l'identità di un miliziano viene accertata solo dopo la sua morte, ovvero solo dopo il ritrovamento di documenti sul suo corpo.