Lo ha detto alla Bbc Ilya Yashin, uno stretto alleato dell'ex vicepremier russo, respingendo anche l'ipotesi di una 'pista islamica'. Insieme ai due ceceni, sono stati arrestati altri tre sospetti, mentre un sesto uomo si è fatto esplodere in uno scontro con la polizia nella capitale cecena Grozny
"Sono totalmente scettico" che Zaur Dadayev e Anzor Gubashev, i due uomini di origine cecena accusati dell'omicidio dell'oppositore russo Boris Nemtsov, siano i suoi assassini. Lo ha detto alla Bbc Ilya Yashin, uno stretto alleato dell'ex vicepremier russo, respingendo anche l'ipotesi di una 'pista islamica'.
Ieri un tribunale di Mosca ha accusato Zaur Dadayev e Anzor Gubashev di aver ucciso Nemtsov su un ponte vicino al Cremlino il 27 febbraio scorso. Secondo il giudice dell'udienza che si è tenuta presso il tribunale distrettuale Basmanny, Dadayev ha ammesso il suo coinvolgimento nell'omicidio. Insieme ai due ceceni, sono stati arrestati altri tre sospetti, mentre un sesto uomo si è fatto esplodere in uno scontro con la polizia nella capitale cecena Grozny.
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha descritto Daedayev come un musulmano devoto, rimasto sconvolto dalle vignette sul profeta Maometto pubblicate dalla rivista satirica francese Charlie Hebdo. Secondo gli investigatori russi, la posizione assunta da Nemtsov a favore del giornale dopo gli attacchi di Parigi, sarebbe bastata a farne un bersaglio della jihad locale.