Nuova provocazione della Corea del Nord che questa mattina ha lanciato due missili balistici, uno dei quali è atterrato nelle acque territoriali del Giappone, a 250 km a ovest della penisola di Oga, nella prefettura di Akita, dopo aver sorvolato il mar del Giappone per circa 1.000 km. Mentre l'altro, secondo il Comando Strategico degli Stati Uniti, è esploso subito dopo il decollo
Il razzo il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha definito il lancio "un atto scandaloso e una grave minaccia per la sicurezza nazionale del nostro paese". "E' stata una chiara violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Abbiamo presentato una forte protesta con la Corea del Nord," ha detto Abe ai giornalisti.
L'agenzia sud coreana Yonhap, citando una fonte militare, ha indicato che i missili sono stati lanciati alle 7.50 ora locale dalla provincia di South Hwanghae. Si tratta di razzi medio raggio del tipo Rodong con una gittata di 1.300 km, consentendo eventualmente al razzo di raggiungere le coste nipponiche.
Ferma la condanna degli Stati Uniti. "Siamo pronti a rispondere a ulteriori provocazioni della Repubblica Popolare Democratica di Corea, come pure a difendere noi stessi e i nostri alleati da qualsiasi attacco", ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Anna Richey-Allen.
Quella di oggi è l'ultima di una serie di provocazioni messe in atto da Pyongyang dall'inizio dell'anno - l'ultimo lancio di 3 razzi è stato il 19 luglio scorso - che hanno spinto la Corea del Sud e gli Stati Uniti ad dispiegare un sistema avanzato di difesa missilistica THADD a Seongju, per contrastare le minacce missilistiche del leader nordcoreano Kim Jong-un.
Contro il dispiegamento del sistema, che dovrebbe entrare in funzione entro il 2017, nei giorni scorsi la Corea del Nord aveva avvertito che ci sarebbero state "azioni militari" di ritorsione.