Al G7 si arriverà ad un testo comune e ad un accenno al clima nel quale gli Usa ribadiranno che "è in corso una rivalutazione della loro politica climatica", mentre gli altri 6 paesi "prenderanno atto di questa 'review'" ribadendo nel contempo "il loro impegno riguardo agli accordi di Parigi". E' quanto riferiscono fonti dell'Eliseo.
Il testo finale, riferiscono ancora le fonti, dovrebbe prevedere due paragrafi: uno dedicato all'energia e un altro al clima "che è una soluzione di compromesso nella quale gli Stati Uniti riaffermano che è in corso una rivalutazione della loro politica climatica, nella quale gli altri paesi prendono atto di questa 'review' e infine nella quale i 6 paesi ribadiscono i loro impegni rispetto agli accordi di Parigi".
Un'uscita degli accordi di Parigi da parte degli Stati Uniti o un impegno al ribasso, sottolineano queste stesse fonti, "avrebbe indebolito gli accordi di Parigi. Ci dobbiamo ricordare da dove veniamo, ossia che inizialmente gli Stati Uniti non volevano affrontare il tema del clima al G7. Invece c'è stata una discussione".
Certo, spiegano le fonti dell'Eliseo, "la formulazione non è quella ideale per noi ma almeno abbiamo un testo unico che prende in considerazione la posizione Usa" sul tema del clima.
"Ultime discussioni" invece in corso sul tema del commercio internazionale e in particolare su quello del protezionismo. "Ma sono stati fatti passi in avanti e la direzione è quella giusta", riferiscono ancora le fonti.
Anche sulla Russia arriva un'intesa. "C'è un accordo sul testo finale", spiegano le fonti, e nelle conclusioni finali "sarà riaffermata la fermezza per quanto riguarda le sanzioni ma ribadita anche la necessità di continuare con il dialogo".
