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Aquarius, accordo a 4 per i migranti

25 settembre 2018 | 11.42
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(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA

I 58 migranti a bordo dell'Aquarius sbarcheranno a Malta e verranno in tempi brevi trasferiti in altri 4 Paesi dell'Unione Europea: Francia, Spagna, Germania e Portogallo. "Malta e Francia di nuovo si fanno avanti per risolvere una situazione di stallo", ha twittato il premier maltese Joseph Muscat. "Con Emmanuel Macron e gli altri leader vogliamo mostrare un possibile approccio multilaterale", ha aggiunto.

In una nota, il governo maltese spiega "l'iniziativa congiunta" condotta con la Francia per risolvere la nuova situazione di stallo, che prevede che i 58 migranti vengano trasferiti in acque internazionali dall'Aquarius a una nave maltese. Una volta arrivati poi a Malta, i migranti saranno immediatamente distribuiti nei Paesi europei che si sono offerti di accoglierli, si legge sui media maltesi.

"Considerando che l'Aquarius è rimasta senza bandiera, la nave dovrà poi procedere verso il suo porto d'origine per rettificare la sua situazione", si legge nella nota del governo maltese. "L'operazione avrà luogo appena sarà logisticamente possibile - prosegue - il governo maltese partecipa a questi sforzi per motivi puramente umanitari e senza pregiudicare la sua posizione sulle attività di ricerca e soccorso, che rimangono immutate". "Il governo della Francia e Malta rimangono impegnati ad un approccio multilaterale ed attivo basato sul rispetto dello stato di diritto e la solidarietà", conclude la nota.

Questa mattina era arrivato il no di Parigi allo sbarco a Marsiglia. "Il giorno in cui una nave arriverà davanti a Marsiglia con delle persone in difficoltà, naturalmente noi le prenderemo. Non è questo oggi il caso dell'Aquarius" aveva detto il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire, parlando a Bfm Tv, a proposito della nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere. "Il porto di Marsiglia non è il più vicino" alla zona in cui i migranti sono stati salvati, "la Francia dice no", aveva scandito. Ieri, le due ong - di fronte al rifiuto di Italia e Malta di far attraccare l'Aquarius nei loro porti - avevano annunciato di aver fatto rotta verso il porto di Marsiglia, da dove la nave era salpata la settimana scorsa.

In questo momento stiamo navigando verso Malta - aveva spiegato oggi Alessandro Porro, operatore umanitario Sos Mediterranee che si trova sulla nave Aquarius, in diretta a 'Un Giorno da Pecora su Rai Radio1' - non perché ci fermeremo lì ma perché le condizioni meteo stanno peggiorando, ci aspettiamo onde fino a 5 metri e stiamo cercando riparo in un zona migliore”. A bordo "abbiamo 58 persone di cui 16 minori, uno non accompagnato, ci sono prevalentemente famiglie che vengono da Siria, Libia e Palestina”.

La portavoce della Commissione Europea Natasha Bertaud ha affermato che sul caso della nave Aquarius, "in base al diritto internazionale, non c'è responsabilità europea". "La nave - ha spiegato la portavoce - può chiedere di sbarcare i passeggeri in uno Stato Ue e lo Stato può accettare, ma la sola responsabilità legale spetta alle autorità libiche, che hanno coordinato le operazioni di salvataggio. Evidentemente, non chiudiamo gli occhi. Solidarizziamo con le persone a bordo e speriamo che una soluzione venga trovata".

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